Venerdì 26 Aprile 2024

Charlie Hebdo, il racconto: "Noi nell’inferno di Parigi violata"

Una coppia di giovani umbri vicino al punto della tragedia: ‘Ore di febbrile concitazione. E negli occhi della gente c’è la paura’ / L'IMAM DI PERUGIA: "SIAMO UNA COMUNITA' DI PACE"

Angelo Moretti e la fidanzata Noemi

Angelo Moretti e la fidanzata Noemi

Città di Castello, 9 gennaio 2015 – «ERAVAMO lì a poche centinaia di metri dal massacro. Non abbiamo sentito gli spari, però subito dopo la città è andata in tilt. Tra le auto della polizia, le sirene dei soccorritori; un vero e proprio caos. L’immediata percezione è stata quella che fosse avvenuto qualcosa di molto grave. Così è stato, purtroppo... ». Angelo Moretti è ancora sotto choc quando racconta quelle ore da turista nella capitale francese. Lui, 22 anni, tifernate, insieme alla fidanzata Noemi (è di Pistrino) si trovano da alcuni giorni a Parigi. Angelo è un apprezzato arbitro della sezione di Città di Castello: da otto anni tra i dilettanti, in questa stagione ha già diretto numerose sfide a partire dall’Eccellenza. La coppia, partita da Bologna lunedì pomeriggio, alloggerà fino a oggi in Francia; per stasera è previsto il loro ritorno in Italia. «Per tutto il giorno abbiamo sentito sirene della gendarmeria. Erano ovunque! Mercoledì sera la città era silenziosa – prosegue il giovane – sembrava come se non ci abitasse nessuno. Poi, ieri, di nuovo la mobilitazione per l’attacco ai due vigili urbani».

Un’esperienza terribile, insomma. E pensare che doveva essere una vacanza...

«Abbiamo un pò di paura – confida Moretti – soprattutto perchè c’è una caccia all’uomo che sta coinvolgendo tutto il Paese. La gente, qui, non parla d’altro. Insieme a Noemi ci siamo recati vicino al punto in cui è avvenuta la strage al giornale satirico Charlie Hebdo ma l’intera zona è off-limits. Nessuno si può avvicinare, negli occhi dei francesi ho visto il terrore».

Voi avete continuato a visitare la città...

«Sì – aggiunge Moretti – però c’è un clima assurdo; mercoledì sera siamo pure andati alla manifestazione in cui migliaia di persone, nel silenzio più totale, avevano una matita in mano. La reazione dei francesi di fronte al terrore è stata quella di riversarsi in piazza. Noi, in quel momento, eravamo con loro... ».

I controlli sono aumentati nelle zone turistiche della capitale?

«Certo, c’è grande mobilitazione; tutti sono in ansia, anche perchè i responsabili non sono stati presi. E con l’uccisione della vigilessa l’allerta non si è placata».