La cena antispaccio a quota cento. Ma pochi ristoratori partecipano

Dal sindaco ai rappresentanti della questura: ecco come funzionerà

Perugia: Morettini e Papalini a cena sulle scalette del Duomo lo scorso  8 agosto

Perugia: Morettini e Papalini a cena sulle scalette del Duomo lo scorso 8 agosto

Perugia, 26 agosto 2014 - La cena antispaccio tra il Sagrato della Cattedrale di San Lorenzo e piazza IV Novembre ha raggiunto quota cento. Chiuse le prenotazioni: lista in overbooking nella speranza che qualche altro ristoratore si faccia avanti. Per ora in sette, la maggior parte dell’acropoli, ma il tempo scorre e i preparativi sono in fase finale. «Siamo molto soddisfatti non pensavamo di dover anticipare la chiusura e di arrivare subito a cento. Ci dispiace aver dovuto chiudere la pagina», spiega Tommaso Morettini che con ‘Perugia non è la capitale della droga’ e insieme a Gianluca Papalini hanno lanciato la sfida. «Sintomo che i Perugia tiene a Perugia e al futuro dei suoi figli e che il perugino, se lo coinvolgi, risponde», aggiunge.

 

ECCO COME FUNZIONERÀ. Acquisiti i permessi della Curia — per il Sagrato — e del Comune per la piazza (all’iniziativa è stato risparmiato il pagamento della Tosap, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico ndr) Morettini & Co. stanno allestendo uno spazio bimbi, musica e qualche ‘sorpresa’. I tavoli saranno da 4 persone e ogni ristorante ne avrà alcuni sul Sagrato e altri in piazza. A loro andranno dieci euro ed emetteranno singolarmente lo scontrino mentre gli altri dieci euro (il costo della cena è 20) saranno raccolti dagli organizzatori e destinati ad un progetto «da condividere con il Comune». «Un lampione, una panchina. Qualcosa che serva alla città. Una volta acquistato metteremo la fattura su internet per dimostrare copsa abbiamo fatto con quel denaro», spiega ancora Morettini.

 

Sul menù spazio agli chef di «Turreno», «Settimo Sigillo», «Bottega del Vino», «Cantinone», «Ecce Bombo», «Trattoria delle Volte» e «Santa Croce Carni». «Abbiamo lasciato mano libera a loro di gestire il menù come meglio credevano». E gli overbooking? «Se qualche altro ristoratore aderisce potremmo prendere altre prenotazioni ma non posso mica puntargli la pistola alla tempia?» scherza Morettini. Anche perchè sabato 6 settembre i rispettivi locali saranno aperti e ogni ristorante dovrà gestire dagli otto ai 12 coperti ‘esterni’. Iniziativa da ripetere quindi? «Assolutamente sì, magari con un altro format». Confcommercio vi ha seguiti, lanciando l’iniziativa del «Serpentone», una cena dal Duomo a piazza Italia entro la fine dell’estate (che cade il 21 settembre). «Sono contento. L’importante è che la facciano. Significa che ho mosso le leve giuste». Ma ogni valutazione è rimandata alla Cena di San Lorenzo. Attesi anche il vescovo Paolo Giulietti, rappresentanti della questura di Perugia (con cui gli organizzatori avevano avuto un incontro ndr), il sindaco Andrea Romizi e parte della giunta. E poi rappresentanti politici «di ogni bandiera», sottolinea Morettini.