Mercoledì 24 Aprile 2024

Le super-parcelle a Cartasegna: il Comune gli revoca l’incarico

Affidate all’avvocatura municipale le ultime sedici cause legali

SCELTA DIFFICILE La Giunta sta valutando le mosse per risolvere il caso dell’avvocato Cartasegna che deve essere liquidato con 472mila euro

SCELTA DIFFICILE La Giunta sta valutando le mosse per risolvere il caso dell’avvocato Cartasegna che deve essere liquidato con 472mila euro

Perugia, 28 novembre 2014 - I SEDICI incarichi che restano in mano all’avvocato Mario Cartasegna (nel riquadro) gli verranno revocati. Il sindaco Andrea Romizi e la sua giunta hanno ormai maturato la decisione, che sarà operativa nel giro di qualche settimana. La volontà di chiudere la partita al più presto non è certo un segreto. Lo dimostra la «squadra» allestita dall’esecutivo stesso per approfondire la vicenda. E a rinforzare la tesi arriverà a giorni un ordine del giorno di Forza Italia che impegna proprio il primo cittadino a revocare le cause pendenti dell’ex legale del Comune, oltre ad andare ad analizzare una ad una le 38 fatture emesse da Cartasegna lo scorso 20 ottobre per un totale di 472mila euro.

LA DECISIONE non è ancora ufficiale ma dubbi non ve ne sono: si tratta solo di formalizzarla al termine del lavoro della «task force» coordinata dal segretario generale e della discussione dell’ordine del giorno. C’è tra l’altro un documento significativo, che è quello approvato alla fine della scorsa legislatura dal Consiglio comunale: un altro ordine del giorno approvato all’unanimità che impegna il sindaco a revocare l’incarico, senza che questo provochi un danneggiamento per le casse comunali. Come a dire: la «liquidazione» di Cartasegna per la revoca degli incarichi dovrà essere comunque inferiore all’importo che bisognerebbe pagare al legale se vincesse le sedici cause ancora pendenti.

E IERI in Consiglio comunale si è discusso ampiamente del caso, proprio in corrispondenza del dibattito sull’assestamento del bilancio preventivo. Cristina Rosetti, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha affermato a chiare note che la vicenda «è frutto di un sistema portato avanti con logiche politiche tragiche e per gli interessi di qualcuno. Ciò ha determinato una distrazione di risorse che a scapito dei cittadini».

IL CAPOGRUPPO del Pd, Diego Mencaroni, si è detto «favorevole a quanto proposto da alcuni consiglieri di maggioranza sulla necessità di approfondire questa vicenda, soprattutto per un forte senso di cittadinanza ed equità. Occorre pertanto verificare le ragioni che hanno portato a questa situazione e quali siano i margini, consentiti dalla legge, per poterla eventualmente modificare. Non ritengo, tuttavia, che i problemi del bilancio comunale siano tutti legati alla questione-Cartasegna».

INFINE Massimo Perari (Forza Italia) ha ribadito «che sarà necessario mettere mano a quei regolamenti che hanno reso possibile questa situazione, sulla quale permangono forti dubbi di legittimità». In particolare, in merito alla recente richiesta di 472mila euro da parte di Cartasegna, Perari ha precisato che emergono due criticità: «Da un lato – ha affermato – sulle modalità con cui sono state costruite le parcelle (utilizzo del vecchio o del nuovo tariffario), dall’altro sull’elenco delle spese inserire nelle parcelle, tenuto conto del fatto che in passato Cartasegna aveva dichiarato la sua disponibilità a riconoscere la gratuità di alcune di esse».