Il caldo mette davvero paura: in poche ore dodici ricoveri a Perugia

Superlavoro per l’ospedale. Due anziani svengono a causa dell’afa e si rompono il femore. A pieno regime il piano di emergenza

Il Pronto soccorso del «Santa Maria» di Perugia

Il Pronto soccorso del «Santa Maria» di Perugia

Perugia, 6 luglio 2015 - IL CALDO ha iniziato a produrre le prime conseguenze anche in Umbria, con l’aggravamento di patologie cardiocircolatorie e respiratorie in pazienti anziani, costretti a ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale di Perugia. L’afflusso più importante è stato registrato nel pomeriggio di oggi, con numerosi codici gialli gestiti dal personale del Pronto Soccorso del «Santa Maria della Misericordia». Dopo le valutazioni cliniche sono stati effettuati 12 ricoveri principalmente nelle strutture di Medicina e Cardiologia, s ulla base della patologia prevalente.

«SICURAMENTE le temperature di questo periodo hanno avuto un ruolo importante nel quadro di situazioni cliniche già compromesse», ha sottolineato il dottor Massimo Siciliani, in servizio pomeridiano al pronto soccorso. Nella maggioranza dei casi i pazienti sono stati trasportati in ospedale in autoambulanza, usufruendo del servizio del 118. Da una nota dell’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia si apprende anche che in due casi il caldo ha provocato abbassamento della pressione e spossatezza, determinando rovinose cadute di pazienti anziani cui sono stare riscontrate fratture del femore. L’afflusso di ricoveri era in qualche modo stato messo in previsione già da diversi giorni dalla direzione sanitaria, che aveva approntato un piano per fronteggiare le conseguenze del caldo di questo periodo.