Brexit, un'umbra in Uk: "E' come una spallata"

Una ternana a Leeds racconta la Brexit secondo gli italiani

Patrizia Ronchetti

Patrizia Ronchetti

Terni, 24 giugno 2016  - "Sono molti gli inglesi che vedono gli italiani come una sorta di 'rappresentanti' di quella Europa che non piace perché  sentita unicamente come creatura tedesca. Per questa ragione non vivo bene la Brexit. Mi sento quasi rifiutata".

Parole della ternana Patrizia Ronchetti, da 11 anni residente nel Leeds, West Yorkshire. Lì lavora e vive con una la sua bella famigliola, un marito e due bimbi. Patrizia vede le difficoltà pratiche per gli italiani a Londra. "In 11 anni - racconta al telefono -  non ho mai sentito  una gran connessione tra UK e Unione Europea, mi sento europea quando sono in Italia ma qui in UK non hanno mai avuto un gran legame con Bruxelles e affini. Da italiana e linguista credo che adesso molte cose cambieranno. 

L'Unione europea aveva promosso progetti per le lingue e le culture straniere, ora non sappiamo che cosa accadrà. Personalmente vedo gli inglesi abbastanza chiusi dal punto di vista delle culture e ci hanno già allarmato sulla possibile chiusura di alcunin dipartimenti di lingue. Nel dare un giudizio personale - continua Patrizia - devo dire che mi sento un po' piu' isolata, con meno senso di appartenenza e gli sms che mi arrivano dagli amici scherzando sul mio essere extracomunitaria onestamente mi feriscono un po (so che si scherza ma vivere all'estero non è facile).  Se però ragiono da parte inglese, conosco il loro forte senso di appartenenza e il loro orgoglio e la voglia di rimettersi in marcia da soli...Sono un popolo orgoglioso e sicuro, e la predominanza tedesca nell'Unione li ha secondo me infastiditi. Poi il mercato europeo anche qui nn ha avuto riscontri positivi. Da italiana comunque mi sento un po' allontanata, come se qualcuno mi avesse dato una spallata in un angolo".