L'arte va a spasso con la borsa. Una linea di accessori ispirati ai monumenti

Le ultime creazioni raccontano la Reggia di Caserta, sono firmate da un'azienda di Spoleto che si chiama Vodivì

stilista

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Perugia, 4 luglio 2016 - Si  chiama  «Reggia collection» ed è la nuova collezione di borse e di accessori griffati «Vodivì». La linea nasce in Umbria dall’estro di un’azienda spoletina che si è ispirata ai colori e allo stile della Reggia di Caserta. Dunque pellami pregiati, linee eleganti, rifiniture preziose che rimandano agli elementi decorativi usati dal Vanvitelli per assecondare il gusto del re Carlo di Borbone. I materiali sono tutti eco sostenibili e rispettosi dell’ambiente (pelli conciate al vegetale, canapa, tinture naturali, metallo nichel free); su ogni modello spicca la facciata o piccoli particolari del palazzo reale.  

La collezione, che oltre al business, ha una precisa mission, quella di veicolare il patrimonio architettonico dell’Italia attraverso la moda, è stata illustrata ieri a Palazzo Cesaroni dal presidente della casa di moda Luciano Lauteri, dalla stilista Beatrice Mezzetti, presenti il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori e quello della Galleria nazionale dell’Umbria Marco Pierini. «Il nostro marchio – spiega Lauteri – trae ispirazione della bellezze dell’arte e dei territori italiani. Nasce per dare alla moda un concetto diverso, legato anche alla tutela ambientale, visto che usiamo prodotti naturali e a basso impatto. Ma i nostri capi danno anche un contributo allo sviluppo turistico dei territori cui si ispirano: con l’acquisto di una borsa, infatti, si ha accesso a un itinerario abbinato».  Ma Vodivì  non è nuova a queste incursioni nell’arte. Tra le collezioni già in vendita ci sono «Paesaggi» (otto borse ispirate alla bassa valle dell’Umbria), «Petra» che è legata alla Valnerina, «Intrecci rinascimentali» (dedicata al Montefeltro). A breve il debutto di «Acquacolori» che racconta il Trasimeno e l’aeropittura di Gerardo Dottori. La linea attuale è distribuita anche nei gift shop del museo della reggia, in un’apposito spazio commerciale e il 5% del venduto sarà donato al monumento. «Ho creduto in questo progetto – ha detto Felicori – perché questa intesa nasce per avvicinare la rete museale nazionale a produzioni di artigianato made in Italy di alta qualità. Una linea in grado di raccontare ad un pubblico internazionale l’arte e la cultura italiana attraverso la moda».  Un’idea che piace anche al direttore della nostra Galleria, che non esclude una futura collaborazione con Vodivì per la nascita di una collezione ispirata ai capolavori del Perugino. 

Silvia Angelici