Roberto Bolle, danza stellare a Spoleto

L'étoile internazionale debutta con il suo gala al Festival dei Due Mondi

Roberto Bolle

Roberto Bolle

Spoleto, 12 luglio 2016 - Il colpo di coda del Festival dei Due Mondi si condensa nel talento travolgente e nel fascino elegante di Roberto Bolle. La superstar della danza internazionale, amata e ammirata sui palcoscenici di tutto il mondo, ha infatti scelto Spoleto per la data iniziale del nuovo e trionfale tour estivo. Mercoledì alle 21.30, in una Piazza Duomo sold-out da tempo e gremita all’inverosimile, il grande ballerino proporrà un Gala affiancato dai suoi ‘Friends’: artisti che arrivano dalle più prestigiose compagnie internazionali, con i quali si esibirà in un favoloso intreccio di coreografie classiche e contemporanee. Il brivido è forte, racconta l’étoile con passione. Spoleto la aspetta con entusiasmo. Perché ha scelto la città e il suo Festival? «In realtà sono già stato al Festival dei Due Mondi. La prima volta ho ballato al Teatro Romano quando avevo solo 19 anni, e alcuni anni dopo, in piazza Duomo proprio dove avrà luogo il mio gala».  Emozionato? «Non vedo l’ora di ritornare in questa magica città, di rivivere sensazioni e far riaffiorare ricordi lontani ma indelebili». Come prepara gli spettacoli? «Studio personalmente il programma dei miei Gala seguendo due linee: l’altissima qualità degli interpreti e dei pezzi presentati e, insieme, la ricerca di un programma che sappia creare accostamenti inediti tra contemporaneo e classico».  A cosa punta? «Voglio conquistare e sorprendere un pubblico formato non solo da appassionati e intenditori, ma che comprenda anche chi, magari, non è mai stato a vedere uno spettacolo di danza. Mi piace offrire sempre qualcosa di nuovo, di originale, aprire una finestra su quanto di meglio si muove nella danza in ambito mondiale».  E cosa ha preparato per l’occasione?  «Una selezione di passi a due classici, molto conosciuti e amati dal pubblico come ‘Corsaro o Don Chisciotte’, che andranno ad intervallarsi con passi a due di grandi nomi del balletto moderno come Forsythe e Petit e altri brani di coreografi alla ribalta della scena internazionale come Spuck, Gaulthier, Galili, Celis, Wheeldon». Cosa promette? «Sarà un percorso emotivo imperdibile, fatto di stili, sonorità e suggestioni diverse».