Inventano la banconota da quindici euro

Scuola premiata con diecimila euro

La dirigente Simona Ferretti mostra la banconota virtuale da 15 euro

La dirigente Simona Ferretti mostra la banconota virtuale da 15 euro

Perugia, 28 aprile 2016 -  AL CENTRO ci sono due «omini raggianti», le figure stilizzate e vivacissime che hanno reso celebre Keith Haring, ‘inquadrate’, quasi incorniciate, dai simboli classici del maschile e del femminile. Il tutto colorato di azzurro e di rosa. Eccola, la banconota immaginaria da 15 «ban» che ha fatto trionfare (con tanto di premio da 10mila euro) la 3° E della scuola media «Ugo Foscolo» nel concorso nazionale «Inventiamo una banconota» organizzato dalla Banca d’Italia e del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, con la collaborazione del Ministero degli Esteri.

IL CONCORSO, alla terza edizione, invitava gli studenti delle scuole italiane primarie e secondarie a ideare il bozzetto di una banconota immaginaria sul tema «La ricchezza delle diversità» e i 25 ragazzi della 3° E si sono lanciati nell’impresa con entusiasmo, senso estetico e talento. Guidati dai professori Ivana Campone, insegnante di arte e immagine, e Stefano Baldinelli, che la affianca per il potenziamento, gli studenti della scuola perugina hanno sbaragliato la concorrenza di 180 scuole medie (in tutto il concorso ne ha coinvolte più di 400) e hanno conquistato la vittoria nazionale, siglata da una cerimonia ufficiale a Roma. Alla «Ugo Foscolo», così, c’è un clima di euforia e soddisfazione. «Non è la prima volta che conquistiamo riconoscimenti – dice con orgoglio Simona Ferretti, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Perugia 2 –, diecimila euro sono un premio cospicuo, con il corpo insegnanti stiamo valutando come investirli. Serviranno per attività didattiche e artistiche che integrano l’ impianto educativo».

A raccontare la nascita della banconota, ci pensa il professor Baldinelli. «Il concorso proponeva quattro sottotemi, la scuola ha scelto quello su ‘Sei un Rambo o sei una Barbie»? ovvero la differenza di genere raccontata con le immagini». Si è cominciato con lezioni sull’euro e il ruolo della Banca centrale per poi entrare nel merito «e affrontare il tema dal punto di vista grafico, nell’arte e nella comunicazione». Da qui sono nati i primi bozzetti, in digitale, di 22 centimetri per 12. «I ragazzi si sono orientati verso il linguaggio fresco della street- art, hanno amato subito le figure di Haring». I simboli e i colori hanno completato l’opera e portato alla vittoria. Che lascia una bella lezione. «I ragazzi hanno capito che entrambi i genere vanno valorizzati, si deve puntare sull’integrazione, mai sull’esclusione». Insiste la dirigente Ferretti. «Il lavoro parte dalle scuole, è qui che bisogna valorizzare la diversità di genere. Solo così possiamo evitare quella violenza che sfocia nel femminicidio».