Badante in fuga con 100mila euro, ricatti anche a sfondo sessuale

Truffati tre anziani. Caccia alla 55enne: è sparita

Aiuto agli anziani

Aiuto agli anziani

Perugia, 27 agosto 2014 - IN ALCUNI casi si trattava di veri e propri ricatti. In altri riusciva a suscitare compassione nei vecchietti che accudiva. L’obiettivo, però, era sempre quello: spillare denaro. Una montagna di soldi. Ben 105mila euro, secondo le indagini della polizia, sottratti a tre anziani. Della badante algerina da giorni non si hanno più notizie, ma gli agenti della Divisione anticrimine della questura l’hanno comunque denunciata per truffa aggravata e atti persecutori. Da anni ormai la donna — si è appreso in questura — svolge la professione di badante prestando assistenza agli anziani, dividendosi tra strutture ospedaliere e case private. Una di queste si trova nel quartiere di Ferro di Cavallo, dove risiedeva una delle sue «vittime». 

TRE IN TUTTO gli episodi nel mirino degli investigatori: nel primo caso un anziano le avrebbe versato 70mila euro, una parte della somma in cambio di prestazioni sessuali da tenere nascoste a tutti i costi. La parte restante, quella più cospicua, era riferita a prestiti per «improrogabili» quanto infondate cure mediche di familiari di lei in Africa. La condotta da stalker dell’algerina aveva addirittura portato a un ammonimento da parte del questore.

NONOSTANTE ciò le richieste continuavano ad essere pressanti. Ma l’algerina non era nuova a questo tipo di condotta: dagli accertamenti della magistratura è infatti emerso che alcuni mesi prima aveva truffato un uomo di 86 anni, portandogli via ben quindicimila euro. Spariti anche altri ventimila euro — secondo la polizia — dal conto corrente di un altro anziano. 

ORA IL SOSPETTO degli inquirenti (primo dirigente Luca Sarcoli e pubblico ministero Gemma Miliani), data l’irreperibilità dell’indagata, è che quest’ultima si sia trasferita in un’altra città per continuare a scucire soldi a poveri vecchietti bisognosi di cure. L’allerta è alta anche su possibili altri episodi passati sotto silenzio per quel misto di rabbia e vergogna che spesso assale le vittime di questo tipo di reati.