Mercoledì 24 Aprile 2024

Ast, la fabbrica riapre e aspetta la soluzione della vertenza

Oggi al Mise l'ennesimo incontro che in molti sperano essere quello decisivo / INTANTO ILSERV MANDA IN CASSA INTEGRAZIONE

Ast, lavoratori in sciopero davanti alle portineria dell'acciaieria di Terni bloccano la strada

Ast, lavoratori in sciopero davanti alle portineria dell'acciaieria di Terni bloccano la strada

Terni, 27 novembre 2014 - Dopo 34 giorni di sciopero a oltranza, 24 ore su 24 e in tutti i reparti, questa mattina lo stabilimento siderurgico di Acciai Speciali Terni ha riaperto i cancelli. Primi operai sono entrati alle sei di mattina, poi alle 8 gli amministrativi e i dipendenti di altri servizi. Lo sciopero a oltranza è stato interrotto per procedere a una rimodulazione delle iniziative di protesta, che tuttavia potrebbero anche non essere necessarie qualora oggi pomeriggio al ministero per lo Sviluppo Economico Ast, sindacati e Governo dovessero trovare l'intesa su una vertenza oltremodo complessa.

Il nodo cruciale restano i licenziamenti, in considerazione del fatto che sulla parte di integrativo inizialmente tagliata di netto da parte di Ast ci sarebbe qualche piccolo spiraglio. L'azienda non ci rimetterà tutti i soldi, ma allo stesso tempo non dovrebbe azzerare del tutto il contratto di secondo livello. Quanto al secondo forno sembra essere pacifico che continuerà a funzionare almeno per altri due anni anche se con modalità ignote e forse si potrebbe convincere l'azienda a spostare a 48 mesi la verifica di tenuta del mercato del doppio forno.

Lo scoglio, vero, sono gli esuberi. In 170 se ne sono già andati da Ast cogliendo al volo - o quasi - l'incentivo di 80mila euro lordi offerto dall'azienda. Una fuoriuscita che si è prodotta all'indomani del 9 ottobre scorso quando sembrava (e probabilmente è ancora così) che l'azienda non sarebbe mai scesa al di sotto dei 290 tagli, dopo essere partita a luglio con 557 esuberi. Oggi al Mise, dunque, le parti potrebbero ragionare "solo" su 120 uomini (e donne?) da tagliare. Potrà essere una proposta plausibile per i sindacati? Il nodo è tutto qui, perchè il Governo potrebbe comunque annunciare l'accordo su questo punto come un proprio successo trattandosi in sostanza di quanto ha sempre detto il ministro Guidi, anche alla Camera dei Deputati il 29 ottobre scorso.

Il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova è ottimista:  "Credo ci siano le condizioni perché si possa fare un accordo per l'Ast di Terni che non preveda alcun licenziamento". Bellanova ha parlato con i giornalisti prima di entrare al Mise, aggiungendo: "Spero che il confronto si possa chiudere con una buona intesa. Credo ci siano le premesse perché nessuno sia licenziato»