Terni, 23 ottobre 2014 - La scorsa notte si era presentata ai presidi dei lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica in viale Brin. Non si capisce se consapevole della gravità del gesto di sfida in grado di far detonare una bomba di rabbia, o se, piuttosto, ingenuamente spinta dal desiderio di avviare un percorso di pace con i "suoi" operai. Fatto sta che per quella improvvisata Lucia Morselli, amministratore delegato di Ast, è stata denunciata alle autorità competenti. Un esposto per comportamento antisindacale, per l'esattezza. Un ricorso affidato al capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale che di mestiere fa l'avvocato e si occupa proprio di diritto del lavoro: Andrea Cavicchioli.
Nel documento si chiede che "siano poste in essere tutte le iniziative, gli atti e i provvedimenti diretti ad evitare situazioni come quella in questione, che possono provocare gravi conseguenze e che non hanno ragione alcuna". "Se l'amministratore delegato dall'Ast ha qualcosa da dire - prosegue il comunicato - è evidente ed ovvio che la sede doverosa è quella della procedura dalla stessa attivata ed in corso di espletamento per le ipotesi di licenziamenti collettivi, o quella di altri tavoli formali posti in essere, ove non sono mai emerse proposte diverse rispetto a quelle dalla predetta formulate in data del 17 luglio 2014".