Pestato perché difende due amici di colore

Insulti razzisti in piazza Grimana: studente perugino interviene ma scatta l’aggressione

Polizia in piazza Grimana

Polizia in piazza Grimana

Perugia, 16 novembre 2014 - Insultano due suoi amici e colleghi d’università, originari del Camerun, con pesanti epiteti di matrice razzista. Lui, un 21enne perugino, prende le loro difese ma finisce all’ospedale, insieme agli altri, riportando una frattura al naso. E’ un episodio inquietante, quello avvenuto durante la notte tra venerdì e sabato in via Fabretti, a pochi passi da piazza Grimana e dall’Università per Stranieri. Sono le 3.45 quando gli africani, 43 anni in due, camminano per rientrare a casa. Ad un tratto sentono qualcuno alle loro spalle che sta urlando offese. "Negri, siete solo due negri", "pezzi di m…".

A urlare sono due sconosciuti, anche loro stranieri. Dai tratti somatici e dall’inflessione della lingua, sono quasi certamente originari dell’Est europeo. Non si capisce quanto l’alcol stia giocando la sua parte. Fatto sta che i due studenti africani sembrano spaventati e subiscono le invettive e gli insulti dei rivali, che si fanno sempre più minacciosi. Finchè il perugino, che casualmente si trova a passare di lì a quell’ora di notte, decide di intervenire. Quanto meno, in un primo momento, per comprendere cosa stia accadendo.

Si avvicina e chiede spiegazioni. Vuol difendere i suoi amici dell’università. All’improvviso, però, da uno degli aggressori parte un gancio che lo mette letteralmente kappao. E’ a terra, perde sangue dal naso. Vede tutto sfocato a causa del dolore. Prova a tamponare l’emorragia con la mano, mentre si accorge che anche i camerunensi ingaggiano una lotta contro i due bulli. Pure gli africani usciranno malconci dalla rissa, con qualche ecchimosi.

Ma le conseguenze più serie sono per il perugino: all’ospedale Santa Maria della Misericordia i medici si accorgono della frattura del setto nasale. Il ragazzo viene dimesso con 20 giorni di prognosi e una vistosa fasciatura tra gli occhi e la bocca. Nel frattempo, però, era stata allertata dell’accaduto la centrale operativa della polizia che aveva subito trasmesso l’informazione alla squadra volante. Si è trattato di un’aggressione per futili motivi — è stato riferito negli uffici della questura — e sono in corso accertamenti. La pattuglia della volante (l’ufficio è diretto dal commissario capo Adriano Felici) ha fatto un giro di perlustrazione, ma non ha rintracciato nessuno. I filmati delle telecamere di videosorveglianza dislocate in vari angoli della città potrebbero aiutare a comprendere meglio questo triste episodio discriminatorio. E, soprattutto, a dare un volto ai picchiatori razzisti.