Aggredisce la fidanzatina 16enne con un collo di bottiglia, fermato ragazzo di 21 anni

Il giovane non si era rassegnato alla fine della loro storia

Un'automedica del 118

Un'automedica del 118

Terni, 11 agosto 2014 - Non si era rassegnato alla fine della loro storia. Così sabato notte ha aggredito la fidanzatina 16enne con un collo di bottiglia procurandole ferite alla gola, al petto e alle gambe. La giovane è ora ricoverata all'ospedale di Terni con una prognosi di circa 15 giorni. Il giovane, un disoccupato di nazionalità marocchina di 21 anni, rintracciato dai carabinieri poche ore dopo il fatto nell'abitazione della madre, e' stato posto in stato di fermo per tentativo di omicidio. L'episodio - secondo quanto riferito oggi dai carabinieri - e' avvenuto intorno alle 1,15 in vico del Pozzo, in pieno centro. Il giovane, con il quale la ragazza aveva avuto una relazione di cinque mesi interrotta nel luglio scorso, l'ha raggiunta vicino a un bar nel quale la 16enne era andata insieme ad alcuni amici e al fratello.

Il 21enne le ha chiesto di appartarsi per parlarle, poi - in base alle indagini - l'avrebbe strattonata, buttata in terra e aggredita con la bottiglia rotta colpendola con diversi fendenti, di cui due piu' gravi alla gola ed al petto. Il marocchino si e' quindi dato alla fuga, mentre la ragazza, che ha perso molto sangue, e' stata subito trasportata in ospedale dove e' stata sottoposta ad un intervento di sutura delle profonde ferite. L'aggressore, riconosciuto dagli amici della giovane, e' stato identificato e rintracciato, nascosto sotto il letto. Aveva occultato - sempre in base a quanto riferito dagli investigatori - la felpa e le scarpe, indossate durante l'aggressione, dietro una poltrona, mentre i pantaloni sono stati trovati nella lavatrice. L'uomo - ha riferito sempre l'Arma - era gia' stato indagato piu' volte per reati contro la persona (sempre con l'uso di bottiglie rotte e coltelli) e denunciato dalla stessa sedicenne, ad aprile e luglio, per induzione all'assunzione di stupefacenti, violenze e minacce.