Venerdì 26 Aprile 2024

Ue, 24.000 migranti già sbarcati saranno redistribuiti dall'Italia agli altri paesi dell'Unione

Sarà riconosciuto lo stato di emergenza. Mercoledì la proposta legislativa finale della Commissione europea a beneficio del nostro Paese e della Grecia (16.000 immigrati d a redistribuire). Renzi da Riga: "Guardare negli occhi il dramma del Mediterraneo"

Soccorsi ai migranti in acque internazionali (DIRE)

Soccorsi ai migranti in acque internazionali (DIRE)

Roma, 22 maggio 2015 - La Commissione Ue ha preparato una proposta legislativa per richiedere la redistribuzione di 40.000 richiedenti asilo politico da Italia (24.000) e Grecia (16.000) verso gli altri paesi dell'Unione europea. Lo spiega una fonte dell'Esecutivo Ue riferendosi alla bozza di proposta che Bruxelles discuterà mercoledì prossimo.

ART. 78 COMMA 3 -  La Commissione riconoscerà la situazione di emergenza in Italia e Grecia e richiederà quindi "misure temporanee" facendo leva sull'articolo 78,3 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, spiega la fonte. Il numero proposto al momento è ancora al vaglio dell'Esecutivo Ue e potrebbe essere modificato prima di mercoledì. Dopo che la Commissione avrà formalizzato la sua proposta, toccherà agli Stati membri approvarla a maggioranza. La proposta sulla redistribuzione è in aggiunta alla proposta avanzata la settimana scorsa di trasferire 20.000 rifugiati nell'Ue direttamente da paesi extra-Ue, su base volontaria dei governi nazionali. 

RICERCA INTESA - Le polemiche sulla redistribuzione hanno avuto un'eco anche a margine del vertice di Riga, durante il quale i leader dell'Unione hanno affrontato il tema del Partenariato orientale. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto occasione di incontrare i colleghi e, come ha detto questa mattina,"ne stiamo parlando a tutti i livelli, credo ci sia tutto lo spazio per trovare un punto di intesa: al di là dei dettagli tecnici, di fronte a una grande tragedia non si possono lasciare soli alcuni paesi". L'Europa, ha ribadito Renzi, "deve guardare negli occhi il dramma dell'immigrazione e del Mediterraneo". 

OBIETTIVO POSSIBILE - Nella capitale lettone il presidente francese, Francois Hollande, non ha rinnegato la sua linea dura, ricordando che sono i Paesi in cui i migranti sbarcano che devono farsi carico della loro accoglienza, e che l'Europa può agire creando centri nei paesi di origine e transito. Sempre da Riga, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni si è detto fiducioso sul fatto che "la commissione la prossima settimana con la sua proposta legislativa confermi le ipotesi formulate nell'agenda anche quantificando il numero di rifugiati oggetto di ricollocazioni e su questo si aprirà un confronto: speriamo in esiti positivi, in un compromesso".