Martedì 16 Aprile 2024

Gas, l'Europa mette d'accordo Kiev e Mosca. Scongiurato l'allarme gelo (anche in Ue)

Raggiunta l'intesa sulle forniture. Entro fine mese nuovo incontro trilaterale per cercare un accordo per il periodo estivo

La compagnia russa Gazprom (Ansa)

La compagnia russa Gazprom (Ansa)

Bruxelles, 3 marzo 2015 - Dopo più di sei ore di negoziati, l'Unione europea è riuscita a strappare un'intesa a Russia e Ucraina sul gas, garantendo così le forniture sia a Kiev che all'Europa per tutto il periodo invernale. Entro fine mese sarà convocato un nuovo incontro trilaterale per cercare un accordo sulle forniture per il periodo estivo. All'incontro hanno partecipato il vicepresidente della Commissione Ue Maros Sefcovic, il ministro russo dell'energia Alexander Novak e l'ucraino Vladimir Demchishin. "Questi sforzi - ha commentato l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini - sono parte del sostegno concreto dell'Ue all'attuazione degli accordi di Minsk".

L'intesa siglata a Bruxelles prevede il "pieno rispetto del pacchetto invernale" sulle forniture di gas concordato lo scorso ottobre, con Naftogaz che s'impegna a rispettare il sistema dei prepagamenti, a ordinare sufficienti quantità di gas per coprire il fabbisogno domestico per marzo a Gazprom e garantire il transito delle forniture all'Ue. Gazprom a sua volta s'impegna a consegnare 114 mcm al giorno di gas prepagato nei punti stabiliti.

Resta però il nodo delle forniture a Lungansk e Donetsk, per cui la questione sarà ulteriormente discussa. Mosca e Kiev hanno inoltre "espresso la loro volontà di continuare i trilaterali" sul seguito al pacchetto invernale che scade a fine mese, in linea con gli accordi di Minsk. Le parti sono invitate da Bruxelles a presentare le loro proposte per il prossimo incontro che si terrà prima della fine di marzo.

Il problema delle forniture era nato quando Mosca aveva accusato Kiev di aver tagliato il gas all'Est del Paese dopo una serie di esplosioni lungo il gasdotto nella zona controllata dai ribelli. La Russia aveva così inviato forniture parlando di aiuti umanitari. E presentando poi il conto. Da qui il rimpallo di responsabilità su chi ha tagliato cosa e in quali quantità, e le minacce di Gazprom e Putin di tagli alle forniture anche verso l'Ue.