Sabato 20 Aprile 2024

Ucraina, Mosca: "Nessun intervento militare". Kiev: "E' arrivata la Grande Guerra"

Incontro a Minsk tra rappresentanti di Russia, Ucraina, Osce e separatisti

Un tank russo (Ap/Lapresse)

Un tank russo (Ap/Lapresse)

Kiev, 1 settembre 2014  - L'Ucraina perde posizioni nell'est e avverte che si va verso "una grande guerra" con la Russia, nonostante l'offerta di cessate il fuoco di Mosca. Intanto è scontro sulle sanzioni, su cui Vladimir Putin ha chiesto "buon senso" all'Europa: il cancelliere Angela Merkel ha assicurato che l'Ue ne varerà di nuove e "sostanziali" e il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha replicato che Mosca "si riserva il diritto di rispondere" a difesa dei suoi interessi. "Una grande guerra con la Russia è alle porte e potrebbe provocare decine di migliaia di morti", ha twittato il ministro della Difesa, Valeriy Geletey. Nonostante l'escalation della tensione, rappresentanti russi e ucraini si sono incontrati a Minsk per cercare un via d'uscita al conflitto con la mediazione dell'Osce. Prima dell'inizio della riunione, i filo-russi hanno chiesto il riconoscimento di uno "status speciale" per le regioni orientali dell'Ucraina e la fine dell'offensiva dell'esercito di Kiev. L'esercito ucraino si è ritirato dall'aeroporto di Lugansk, sotto l'incalzante offensiva dei ribelli filo-russi. Il presidente ucraino, Petro Poroshenko, ha accusato Mosca di "un'aggressione diretta ed evidente" che ha alterato platealmente l'equilibrio di forze in campo. Adesso Poroshenko studia cambiamenti ai vertici dell'esercito, ma intanto l'esercito ucraino, che dalla scorsa settimana ha incassato le sconfitte peggiori della guerra, continua a perdere posizioni.

Per Kiev Mosca è coinvolta in maniera diretta negli scontri: anche nei combattimenti all'aeroporto di Lugansk, roccaforte ribelle e città-chiave, è stato decisivo, secondo Kiev, l'apporto delle forze russe, in particolare un battaglione di blindati. Dopo ore di combattimenti, le truppe ucraine sono finite sotto colpi d'artiglieria e hanno ricevuto l'ordine di ripiegare. "A giudicare dalla precisione dei colpi d'artiglieria a sparare sono professionisti delle forze armate russe", ha accusato un portavoce. Nonostante le accuse, Mosca assicura che non interverrà militarmente in Ucraina, ma la tensione resta altissima. Tanto che il premier polacco e futuro presidente del Consiglio dell'Ue, Donald Tusk, commemorando a Danzica il 75mo anniversario dell'invasione della Polonia da parte della Germania, ha evocato il pericolo di un altro settembre 1939. Ecco perché, come ribadisce Federica Mogherini, appena nominata nuova Lady Pesc, l'unica strada resta la diplomazia. La Mogherini si è confrontata anche con Lavrov. I due - ha riferito il ministro degli esteri russo - hanno discusso "delle possibili soluzioni migliori per trovare un accordo politico" per porre fine alla crisi.