Martedì 23 Aprile 2024

Ucraina, ok allo statuto speciale, ma i ribelli: "No grazie, siamo già indipendenti". Tregua a rischio

La proposta di Poroshenko, accettata dal Parlamento, prevede uno 'status speciale' per alcuni distretti delle regioni "separatiste". E un'amnistia per i ribelli che non colpevoli di omicidio premeditato. Ma dalle regioni ribelli è arrivato subito lo stop: "Siamo già indipendenti". Nato ai confini, Mosca invia più truppe

Miliziani filorussi (OLycom)

Miliziani filorussi (OLycom)

Kiev, 16 settembre 2014  - La Rada Suprema, il Parlamento di Kiev, ha approvato la legge che garantisce una maggiore autonomia alle due regioni separatiste di Donetsk e Lugansk dell'est russofono dell'Ucraina La proposta -che fa parte del protocollo firmato il 5 settembre in Bielorussia per garantire il cessate il fuoco tra Kiev e i separatisti filo-russi- prevede in particolare uno 'statuto speciale' e tre anni di autonomia per alcune zone delle regioni di Lugansk e Donetsk. E' prevista anche una amnistia per i miliziani filo-russi che non hanno commesso delitti gravi e non sono implicati nell'esplosione del volo della Malaysia Airlines con 298 passeggeri a bordo, avvenuta a metà giugno sui cieli di Donetsk. Le elezioni locali sono convocate per il 9 novembre, in modo da consentire alle due regioni di eleggere propri rappresentanti. Kiev si impegna inoltre a garantire l'uso della lingua russa, venendo incontro a una delle principali richieste dei separatisti.  

FILORUSSI: NO GRAZIE, SIAMO GIA' INDIPENDENTI . - Il Parlamento ucraino ha varato stamane la legge che concede maggiore autonomie alle regioni separatiste orientali ucraine ma queste hanno respinto l'offerta, parte dell'accordo di tregua del 5 settembre scorso. Il vicepremier dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk (insieme a quella di Lugansk dichiaratasi indipendente da Kiev), Andrei Purgin, ha detto che "nel Donbass" (formato da entrambe le regioni) "godiamo già della completa autodeterminazione e quindi questo territorio non ha più nulla a che fare con l'Ucraina. Per cui l'Ucraina è libera se vuole di adottare ogni legge che vuole ma non abbiamo alcuna intenzione di instaurare un regime federalista con l'Ucraina (ipotesi peraltro sostenuta dai loro alleati russi, ndr)". 

NATO AI CONFINI, MOSCA MANDA PIU' TRUPPE - Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha annunciato che Mosca invierà ulteriori rinforzi nella penisola ucraina di Crimea - annessa a marzo dopo un controverso referendum - dopo che la Nato ha annunciato lo schieramento di nuove forze ai suoi confini.

TELEFONATA PUTIN - BASSOSO: IMPORTANZA DEL DIALOGO - "L'importanza del dialogo continuo per garantire ininterrotte forniture di gas russo all'Europa attraverso l'Ucraina" e la necessità di una "stretta osservanza del cessate il fuoco" per garantire progressi per la situazione dell'Est del Paese. Questo è quanto emerso secondo il Cremlino da un colloquio telefonico tra il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il leader del Cremlino Vladimir Putin. I due hanno discusso "un certo numero di temi di attualità" nelle relazioni tra Russia e Unione europea. 

"Particolare attenzione è stata conferita all'attuazione pratica dell'accordo raggiunto sulla base di consultazioni tripartite a Bruxelles il 12 settembre" ossia il rinvio dell'accordo di libero scambio tra l'Ucraina e l'Unione europea. L'entrata in vigore dell'accordo di libero scambio tra l'Ucraina e l'Unione europea è stato rinviato al 31 dicembre 2015, secondo una nota diffusa a Bruxelles il 12 settembre dopo l'incontro trilaterale Ue-Ucraina-Russia. Lo stesso accordo che l'ex presidente ucraino Viktor Yanukovich, su pressione di Mosca, aveva deciso in extremis di non firmare più, innescando le proteste di piazza a Kiev. 

UCCISI QUATTRO CIVILI A DONETSK, TREGUA A RISCHIO  - E' di quattro civili uccisi il bilancio provvisorio di nuovi scontri nella regione separatista orientale ucraina di Donetsk, ad ulteriore conferma che la tregua in vigore dal 5 settembre è solo una convenzione. Secondo quanto riferiscono le autorità locali separatiste tre persone sono state uccise e 5 feriti dal fuoco dell'artiglieria di Kiev su Donetsk mentre la quarta vittima si è registrata nella vicina cittadina di Makiyivka. Domenica altri sei civili erano stati uccisi a poca distanza dall'aeroporto di Donetsk dove sono in corso scontri per la conquista dell'ultimo avamposto di Kiev nella regione.

POROSHENKO SILURA CAPO AMMINISTRAZIONE LUGANSK - Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha sollevato Irina Verighina dall'incarico di capo dell'amministrazione regionale di Lugansk, una delle due regioni "separatiste" dell'Ucraina sud-orientale. Lo fa sapere la presidenza sul suo sito internet ufficiale.