Tunisia: il candidato alle presidenziali Beji Caid Essebsi (Reuters)
Tunisi, 21 dicembre 2014 - A quattro anni dalla Rivoluzione dei gelsomini che ha portato alla cacciata di Zine el-Abidine Ben Ali dopo 23 anni al potere, cinque milioni di tunisini sceglieranno oggi il loro nuovo presidente. Questa mattina, infatti, si sono aperte le urne per il ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti al primo turno svoltosi lo scorso 23 novembre. A sfidarsi sono il favorito dai sondaggi Béji Caid Essebsi, anziano leader del primo partito del Paese, il laico Nidaa Tounes, e Moncef Marzouki, attuale presidente 'provvisorio' della Repubblica, sostenuto dagli islamici.
Al primo turno Essebsi aveva ottenuto il 39,5% dei consensi mentre Marzouki, sostenuto dagli islamici, si era fermato 33,4%. Essebsi continua a rimanere il favorito stando anche alle dichiarazioni di sostegno dei vari partiti politici sebbene Marzouki potrebbe approfittare di un eventuale forte tasso di astensionismo, specie giovanile. I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 18 ora locale e italiana. I risultati ufficiali verranno resi noti entro 24 ore dalla chiusura delle urne.
SVENTATO AGGUATO A ESSEBSI - Imponente l'apparato di sicurezza messo in campo dalle autorità tunisine, con oltre 60mila uomini tra esercito e forze dell'ordine a garantire il regolare svolgimento delle operazioni elettorali. E - secondo quanto riferisce una fonte del ministero dell'Interno - proprio le forze di sicurezza tunisine hanno sventato, nella serata di ieri, un tentativo di assassinio di Beji Caid Essebsi. La fonte ha precisato anche, da sabato, militari dell'esercito stanno presidiando l'abitazione del leader tunisino. Un esponente di Nidaa Tounes, inoltre, ha riferito che messaggi intimidatori contro Essebsi sono stati recapitati anche presso la sede del partito.