Martedì 16 Aprile 2024

Primarie Usa, scontro di fuoco tra Trump e Clinton

Scambio di accuse tra i rivali. E da parte democratica Bernie Sanders avverte Hillary: "Non sei già nominata"

Donald Trump e Hillary Clinton (combo)

Donald Trump e Hillary Clinton (combo)

Washington, 20 maggio 2016 - Si alzano i toni del confronto elettorale tra Donald Trump e Hillary Clinton, mentre il competitor democratico dell'ex first lady, Bernie Sanders, non ci pensa proprio a farsi da parte. Donald Trump passa al contrattacco dopo l'inchiesta del New York Times sui suoi comportamenti vessatori verso le donne e accusa l'ex presidente Bill Clinton di essere uno stupratore, offrendo così un assaggio di quella che sarà il tono della sua campagna presidenziale contro Hillary. Dal canto suo la Clinton accusa il tycoon di essere una 'minaccia per la democrazia'. Intanto seconfo un sondaggio di Fox News Donald Trump sarebbe avanti su Hillary Clinton a livello nazionale: il tycoon supera di 3 punti  la rivale democratica, con il 45% delle preferenze contro il 42%. Un vero testa a testa, dunque, tra i due probabili sfidanti per la Casa Bianca, con un netto calo delle preferenze per l'ex first lady: il mese scorso la Clinton conduceva sul tycoon newyorkese con il 48%, contro il 41%.

TRUMP: BILL CLINTON STUPRATORE - In un'intervista a Fox News, Donald Trump ha parlato di 'stupro' per indicare la cattiva condotta sessuale di Bill Clinton. Il magnate newyorkese è tornato sull'indagine del New York Times riguardante il suo rapporto con le donne e poi ha aggiunto: "Guardate a tutto quello che ha attraversato Clinton". Quindi si è chiesto se il giornale intervisterebbe Paula Jones, Kathleen Willey o Juanita Broaddrick, tre donne che hanno accusato l'ex presidente di molestie. Il giornalista di Fox precisa: "In un caso si parla di esposizione, nell'altro di carezze e palpeggi contro la volontà di una donna". E Trump aggiunge: "E di stupro". 

Immediata la risposta della campagna di Hillary Clinton, secondo cui il re del mattone "sta facendo quello che gli riesce meglio, ossia attaccare quando si sente ferito e trascinare il popolo americano nel fango per il proprio tornaconto".

HILLARY: TRUMP E' MINACCIA - Anche Hillary Clinton torna ad attaccare quello che quasi sicuramente sarà il suo sfidante alle presidenziali di novembre. In una intervista a Cnn ha definito Donald Trump "una minaccia" per la democrazia, definendolo non qualificato per guidare gli Stati Uniti. "La minaccia che Trump pone al nostro Paese, alla nostra democrazia e alla nostra economia è molto forte", ha detto l'ex first lady, secondo la quale le posizioni di Trump sulla Corea del Nord (ha detto che vuole dialogare con il leader Kim Jong-un) e sulla Nato (ha detto che gli Usa potrebbero Uscirne) sono molto pericolose. 

A queste, ha continuato Clinton, si uniscono la proposta di bloccare gli ingressi di musulmani in Usa e ancora la costruzione di un muro che divide il Paese dal Messico.  "Credo che quelle di Trump non siano solo parole e che se eletto porterà a termine alcune delle sue proposte". Quanto al partito democratico, Hillary si sbilancia: "Credo che vincerò la nomination - afferma - Ho tre milioni di voti in più di lui e ho un insormontabile vantaggio di delegati garantiti. Sanders adesso deve fare la sua parte per unificare il partito".

L'AVVERTIMENTO DI SANDERS - Ma Bernie Sanders risponde per le rime: Michail Briggs, portavoce del senatore, ha diffuso una nota nella quale ricorda i recenti successi di Bernie come un segno di "rispettoso dissenso" verso Hillary. "Nelle ultime tre settimane - si legge nella nota - gli elettori in Indiana, West Virginia e Oregon sono state rispettosamente in disaccordo con il segretario Clinton. Ci aspettiamo che gli elettori dissentano anche nelle restanti otto competizioni. E con quasi tutti i sondaggi nazionale e statali che mostrano che Sanders sta facendo meglio, molto meglio del segretario Clinton contro Trump, è chiaro che milioni di americani hanno crescenti dubbi sulla campagna della Clinton".