Giovedì 18 Aprile 2024

Lega, incontro Salvini-Berlusconi. Tosi provoca: 'Forse mi candido'. Ma il leader: 'Con Zaia o fuori'

Sempre più vicina la frattura tra i due leader: inutile l'incontro di ieri sera a Milano. Dopo il no della Liga al commissariamento la patata bollente torna in via Bellerio

Combo: Tosi e Salvini

Combo: Tosi e Salvini

Milano, 6 marzo 2015 - Dopo la riunione del Consiglio della Liga Veneta, che la notte scorsa ha deciso di chiedere formalmente al Consiglio federale il ritiro della decisione che sancisce il commissariamento del Carroccio in Veneto, il leader Matteo Salvini interviene senza fare sconti: "Ho chiesto ai veneti di decidere tra di loro, per quanto mi riguarda il riferimento è Luca Zaia. Ci pagano lo stipendio per risolvere i problemi, non per begare". E "chi continua su questa strada è fuori". 

TOSI TIRA DRITTO - Una presa di posizione netta che sancisce la frattura interna al Carroccio. Flavio Tosi, sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta, è giustappunto 'andato avanti per la sua strada' e rivendica da mesi il diritto della Liga di comporre le liste elettorali senza interferenze. "Se il Consiglio federale della Lega mantenesse la posizione del commissariamento valuterei le dimissioni da segretario della Liga Veneta. Poi a quel punto liberi tutti", ha spiegato ai microfoni di Radio 24 Tosi, non nascondendo che la frattura tra lui e Salvini sia vicinissima: "Se venisse portata avanti la linea del commissariamento la frattura sarebbe irreparabile. Spero che loro rivedano questa decisione presa, una decisione sbagliata". Alla domanda se possa candidarsi a governare il Veneto Tosi ha risposto: "Io sono stato da sempre fin troppo leale e corretto, quindi ho sempre sostenuto la candidatura di Zaia. L'ho fatto anche lunedì scorso, salvo poi essere commissariato. Ora, se ci fosse una frattura ognuno poi deciderebbe liberamente. Ma se così fosse non avremmo certo provocato noi la situazione, noi abbiamo chiesto solo un diritto scritto nell'art. 39 dello Statuto della Lega, cioè fare le liste. Se loro portano avanti questa frattura, allora ognuno può fare quel che vuole. Posso rimanere sindaco, ritirarmi in seminario o anche candidarmi a governatore". 

SALVINI RIBATTE - Ma Salvini, che ieri sera ha incontrato Tosi per tentare la mediazione, ribatte: "Basta tira e molla, ho fatto tutto quel che potevo fare, per quanto mi riguarda si lavora con Luca Zaia". "Io ho finito di parlare di questioni interne - ha aggiunto il leader leghista -. Ci sono migliaia di aziende da sostenere, i sindaci abbandonati a se stessi... Ultima delle mie preoccupazioni sono le questioni interne al partito, io lavoro con Luca Zaia". Ognuno fa "scelte legittime, ma chiunque non sostiene Luca Zaia si mette fuori dalla Lega: in Veneto l'alternativa è fra Zaia e Moretti". Salvini ha aggiunto: per me "il capitolo beghe è chiuso".

IL CONSIGLIO DELLA LIGA VENETA - Votando contro la decisione del Consiglio federale di lunedì scorso, che aveva piazzato Giampaolo Dozzo come "mediatore" tra il governatore uscente Zaia e il Consiglio nazionale veneto per la definizione delle liste elettorali, La Liga Veneta ha rinviato la patata bollente in via Bellerio. Ieri non hanno avuto esito i tentativi di conciliazione per evitare la scissione. Salvini e il "sindaco ribelle" si sono incontrati a Milano: nulla di fatto. Tosi ha parlato di "frattura profondissima" nel Carroccio in Veneto, all'indomani della costituzione di un nuovo gruppo in Consiglio regionale veneto composto da due consiglieri leghisti e un esponente ex Ncd che era passato al gruppo Misto. Ieri sera, al Consiglio della Liga Veneta che si è tenuto a Padova, Tosi è arrivato dopo una giornata di dichiarazioni di fuoco. "E'stato un incontro interlocutorio - ha detto Tosi dopo l'incontro con Salvini - sono incazzato ma lucido".

BATTIBECCO CONTINUO - Il battibecco a distanza continua all'ora di pranzo. Basta liti, dice Salvini? e Tosi ribatte che lui è d'accordo, ma puntualizza che per farlo vanno rispettate le regole: "Nel mondo civile, per evitare le liti hanno inventato le regole ed è quindi sufficiente rispettarle". Dall'altro lato Salvini commenta la voglia di candidarsi del sindaco di Verona: "Auguri! Vedremo i veneti chi sceglieranno, non ho dubbi a proposito. La stragrande maggioranza dei militanti non ha voglia di litigare o di fare favori alla sinistra - ha aggiunto Salvini - Non entro nel merito della questione, perché ho già sentito anche troppo. C'è un governatore da sostenere, questo mi interessa".

INCONTRO SALVINI-BERLUSCONI - Matteo Salvini ha incontrato Silvio Berlusconi nella redisenza milanese dell'ex premier, all'uscita nessuna dichiarazione. Il segretario federale della Lega Nord ha lasciato la villa di via Rovani, dove l'ex Cavaliere è andato al termine della sua ultima giornata ai servizi sociali, a Cesano Boscone, a bordo della sua auto, evitando i giornalisti che lo attendevano all'esterno. Berlusconi ha parlato di un faccia a faccia "simpatico e cordiale". Secondo quanto si apprende, durante l'incontro i due hanno fatto il punto sulla situazione in vista delle regionali di maggio e, in particolar modo, hanno discusso di possibile alleanza e di un eventuale sostegno di Forza Italia a Luca Zaia in Veneto.