Firenze, 11 ottobre 2012 - "E' arrivato Marchionne a vendicarci, anni di dominio mediceo su noi altri poveri livornesi, finalmente è arrivato l'uomo da Detroit''. Così, scherzosamente, il regista Paolo Virzì a Firenze in occasione della presentazione del suo ultimo film 'Tutti i santi giorni' riguardo le parole dell'ad Fiat su Firenze.

 ''Che meraviglia Marchionne - ha scherzato Virzì - che si è schierato finalmente insieme ai livornesi nel dire che Firenze non è così. Pensavate di essere la capitale del mondo? Io lo capisco Marchionne, questa insofferenza verso Firenze ce l'abbiamo anche noi a Livorno!''.
 

Riguardo Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alle primarie per la leadership del Partito Democratico: ''E' molto coraggioso - ha spiegato il regista livornese - ma non basta mandare via D'Alema e utilizzare certi slogan, ora ci aspettiamo un programma per governare l'Italia. Si è espresso bene sulla cultura come risorsa, ma lo voglio sentire anche su mafia, criminalità, corruzione, che sono la grande emergenza nazionale. Se vincesse Renzi e vedessi Don Ciotti e Saviano ministri allora il vero cambiamento ci sarà stato. La sua presenza in campo ha fatto bene agli altri contendenti e non mi scandalizzo che sia andato a casa di Berlusconi o che abbia preso Giorgio Gori come consulente, anzi consiglio anche a Bersani di andare a cercare un consigliere. Voglio sperare che questo mettere l'accento su quella brutta parola 'rottamazione' sia solo un astuto slogan nonostante la questione generazionale sia importante in Italia''.

''Non ho deciso - ha spiegato Virzì - chi voterò ma sicuramente andrò a votare alle primarie perché sono un
elettore del Pd''.