Firenze, 17 settembre 2011 - PER «cancellare la vergogna del Porcellum». Ieri il sindaco Renzi ha firmato in Palazzo Vecchio il referendum per abolire la legge elettorale. Con l’auspicio che anche la Regione si sbrighi a cambiare una legge elettorale profondamente sbagliata, perché « se il nazionale è un Porcellum, il regionale è un Cinghialum». «Sarebbe bello fare le leggi senza aver bisogno dei referendum — ha osservato Renzi — oggi c’è un meccanismo per il quale non importa essere bravi o avere voti, basta essere fedeli e obbediente al capo corrente e si va in Parlamento». L’uninominale — ha aggiunto — per noi deve essere accompagnato dalle primarie. E’ un meccanismo secondo il quale le persone vengono scelte e quindi sarebbe positivo se non lo facesse solo il centrosinistra, ma anche il centrodestra».


Poi Renzi è volato in un ristorante per discutere della sua Leopolda 2 con il ‘delfino’ Davide Faraone, consigliere comunale e deputato regionale che si è candidato alla poltrona di primo cittadino di Palermo.
Nel frattempo l’ex amico Pippo Civati, il ‘delfino’ della Leopolda 1, ha spiegato che «se non si candida Bersani le primarie sono aperte a tutti, Renzi e Rosy Bindi compresi». Dal fronte dei ‘carrozzieri’ i giovani Pd vicini a Bersani arriva invece una specifica la loro convention non si sovrapporrà a quella di Renzi (28 -30 ottobre), nè a quella di Civati (22-23) perchè — hanno chiarito — «non vogliamo passare per gli anti-Renzi».