Firenze, 15 maggio 2013 - Sono in corso i funerali delle vittime della tragedia di Genova, del crollo della torre dei piloti per una manovra errata della nave portacontainer Jolly Nero. Nove persone sono morte. Alto anche il tributo toscano e ligure alla tragedia. Le vittime toscane sono il pilota Michele Robazza, 31 anni che abitava a Livorno ma era originario di Pistoia. Poi Marco De Candussio, 40 anni, di Lavagna, originario di Barga (Lucca). Le due vittime liguri sono l'operatore radio dei rimorchiatori Sergio Basso, 50 anni, di Genova ma originario di Vernazza e Giovanni Iacoviello, sergente spezzino di 35 anni prossimo alle nozze. Era originario di Carrara. Le altre vittime sono Daniele Fratantonio, 30 anni, di Rapallo; Davide Morella, 33 anni, di Biella; l'operatore radio dei piloti Maurizio Potenza, 50 anni, di Genova. Il maresciallo Francesco Cetrola, 38 anni, di Santa Marina in provincia di Salerno e Giuseppe Tusa, 25 anni. Otto bare più uno stallo vuoto, quello di Iacoviello, il cui corpo ancora non è stato trovato. La cerimonia funebre si svolge nella cattedrale di San Lorenzo e viene celebrata dal cardinale Angelo Bagnasco.

Fiori bianchi, lacrime e applausi per le vittime. Parenti, amici, tanti rappresentanti delle forze dell'ordine oltre ovviamente alle principali cariche dello Stato, tra cui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il presidente della Camera Laura Boldrini. Al termine della funzione religiosa, per le vittime ci saranno funerali privati nei paesi di provenienza.

Le bare escono dalla chiesa avvolte dal tricolore. Intorno, tanta gente e un grande applauso: impressionante la sfilata dei carri funebri, immagini forti, che lasciano Genova sotto choc, chiusa in un dolore grandissimo per i suoi lavoratori morti.

Una persona ha anche avuto un mancamento all'uscita della chiesa ed è svenuta. Immediato l'intervento dei soccorsi ma la persona non è grave.

LA TELEFONATA NEI MOMENTI DELLA TRAGEDIA

"NON ACCADA MAI PIU'" - "La sciagura che ha colpito il Porto ha lasciato incredula e stordita la citta'. A tutti, militari e civili, va l'abbraccio affettuoso di Genova, della Capitaneria, della Marina Militare, dell'intero Paese che, di fronte a tanto dolore, s'inchina e invoca che mai piu' accada'': cosi' il card. Angelo Bagnasco nell'omelia in cattedrale ai funerali delle vittime del 7 maggio. "In questa cattedrale siamo stretti attorno alle salme dei nostri fratelli e spiritualmente anche a chi e' ancora disperso".

"La tragedia - dice Bagnasco - è una prova della bontà di Genova, fatta di donne e uomini che fanno crescere il tessuto cittadino". Il cardinale ha poi elogiato i familiari, "esempio di fede e di forza".

E' stato anche letto un messaggio di Papa Francesco, che partecipa al dolore di parenti e amici delle vittime. "Invio la mia benedizione apostolica. Mi unisco nella vicinanza e nel ricordo".

LE RICERCHE DI JACOVIELLO - Mentre il porto si e' fermato per ricordare le vittime dell'incidente e mentre in cattedrale si svolgevano i funerali, non si sono fermate le ricerche dell'ultimo disperso, il sergente della Guardia costiera Gianni Jacoviello, 33 anni, della Spezia. ''Ci siamo fermati - ha spiegato un sommozzatore della Guardia costiera - solo per far sedimentare il fango sollevato durante le operazioni. Il gesto piu' bello che possiamo fare per onorare le vittime ed esprimere solidarieta' ai loro famigliari e' quello di proseguire le ricerche di Gianni''