Toscana, 26 aprile 2013 - Dal 1513 al 2013, domani a Monsummano Terme saranno rievocati i 500 anni degli studi di Leonardo sulla deviazione dell'Arno attraverso Prato, Pistoia e Valdinievole. Un'utopia mai realizzata, le cui suggestioni verranno ripercorse dal direttore del Museo Ideale Leonardo Da Vinci, Alessandro Vezzosi, che effettuerà un excursus su temi che spaziano da "Il Montalbano e la deviazione dell'Arno in Valdinievole" ai temi d'arte "Leonardismi: da Leonardo a Beuys".

"La deviazione dell'Arno su Prato e Pistoia fu un grande sogno di Leonardo, il suo più grande progetto - spiega Alessandro Vezzosi -. Leonardo desiderava rendere più bello e funzionale il territorio tra Prato e la Valdinievole e teorizzava un canale navigabile alternativo al naturale corso del fiume tra Firenze e Pisa dove i trasporti fluviali erano incerti per la bassa portata d'acqua". Il genio di Vinci, prosegue Vezzosi, "sapeva che questo progetto avrebbe inoltre impedito le alluvioni grazie alla regimazione delle acque". Leonardo studiò 40 anni il problema e domani si ricordano gli ultimi disegni pervenuti e raccolti nel Codice Atlantico risalenti al 1513.

''Ipotizzava un sistema di conche e di chiuse, in particolare per superare il rilievo di Serravalle Pistoiese - continua Vezzosi -, mentre le acque sarebbero state attinte anche dai fiumi Ombrone e Bisenzio. La navigabilità del nuovo fiume avrebbe favorito il commercio e i trasporti dal mare, le attività industriali come filande, tessiture, mulini, e quelle militari poiché l'acqua era un'arma impiegata contro il nemico". Tra l'altro Leonardo evidenzia Monsummano in una posizione che pone molti interrogativi: un clamoroso errore? Un accorgimento tecnico? Una qualche ragione segreta? O un cambio di luogo per agevolare gli scavi per la
deviazione dell'Arno?

Al 5 agosto 1473 risale il primo disegno sicuramente autografo sul progetto: una veduta dal Montalbano che in lontananza mette in evidenza il colle a cono con il castello di Monsummano Alto. Per molti aspetti, spiega una nota, "è il primo capolavoro di paesaggio nella storia dell'arte occidentale: esteticamente e scientificamente innovativo nel Rinascimento e anticipatore nei confronti dell'Arte moderna". L'appuntamento di domani alla Biblioteca comunale di Monsummano si inquadra anche nei 20 anni dall'inaugurazione del Museo Ideale Leonardo Da Vinci.