Firenze, 10 aprile 2013 - LA STORIA dell’agnellina Dorotea sembra una favola, ma per fortuna è una bella realtà. La cucciola, poco più di trenta giorni di vita e sei chili di peso, ha rischiato di essere sgozzata e di finire sulla tavola di qualcuno in occasione del pranzo di Pasqua.

 

E’ stata salvata dai volontari dell’associazione OIPA Firenze, che poi hanno trovato per lei una bellissima adozione: l’agnellina ora infatti vive con una famiglia che ha una bella casa nel verde in provincia di Firenze. Dorotea ha un grande spazio recintato dove può scorrazzare insieme ad altri amici: una cagnolona, una cavia peruviana e dei gatti.

 

«Dorotea è stata fortunata ad essere stata presa da noi, per la maggior parte degli altri cuccioli non è così, lei è l’esempio per ottenere una Pasqua senza sangue, senza uccisioni e sofferenze — sottolineano dall’Oipa Firenze —. Ogni anno 2 milioni di agnelli, pecore e capre, vengono uccisi e macellati in Italia nel periodo di Pasqua. Si stima che 900mila di loro arrivino dai Paesi dell’Est, stipati nei camion in situazioni insostenibili a tal punto che molti di loro arrivano già morti».

 

«Tutti gli anni la giornata di Pasqua — aggiungono — diventa il coronamento di un crudele massacro perpetrato su milioni di animali. Giornata che annega nel sangue il suo significato di pace, resurrezione e quindi vita. Sensibilizziamo quante più persone possibili a verificare come sia più appagante e ricco di significato celebrare in modo incruento le festività con menù vegetariani e vegani, salvando in questo modo la vita a milioni di animali».

 

Patrizia Lucignani