Firenze, 22 marzo 2013 - Nella Giornata mondiale dell'acqua il Forum toscano dei movimenti per l'acqua fa sapere con una nota che il Tar della Toscana ha accolto il ricorso presentato dal movimento sull'illegittimità delle tariffe presentate dai gestori dopo il referendum. Infatti, queste ''comprendono ancora la 'remunerazione del capitale investito' abolita dal referendum del 12 e 13 giugno 2011''.

Lo stesso Forum toscano ha commentato la notizia affermando: ''Il rispetto del voto referendario è più vicino. Buona Giornata mondiale dell'acqua a tutti''.

Come ricordato nella nota il Forum italiano dei movimenti per l'acqua ha sempre sostenuto l'illegittimità delle bollette post referendarie, al punto di dare vita alla Campagna di Obbedienza Civile, con la quale i cittadini si sono autoridotti le bollette 'obbedendo' agli esiti referendari.

La sentenza del Tar della Toscana conferma dunque che il criterio della remunerazione del capitale ''essendo strettamente connesso all'oggetto del quesito referendario, viene inevitabilmente travolto dalla volontà popolare abrogatrice''.

Secondo il Forum la pronuncia è ''destinata a travolgere chi sull'acqua intende continuare a fare profitti, ignorando e tentando di aggirare la volontà popolare, anche attraverso atti amministrativi come la truffa di Capodanno dell'Aeeg che tenta di reinserire nel nuovo metodo tariffario la remunerazione celata sotto altro nome; la sentenza conferisce un'ulteriore slancio a quel processo di ripubblicizzazione dell'acqua che è in marcia in molte città italiane''.

Il Forum spiega ''il Tar della Toscana ha statuito che la ex Autorità di ambito (ATO2) composta dai 56 sindaci del Basso Valdarno ha approvato, nel 2011, due delibere (le nn. 12 e 13) successivamente e in violazione della volontà popolare scaturita dall'esito referendario del giugno 2011, quando la maggioranza del popolo italiano ha dichiarato di volere 'escludere la logica del profitto dal governo dell'acqua' (così la Corte Costituzionale nella sentenza di ammissione del quesito referendario).

Infine, il coordinamento dei movimenti per l'acqua comunica: ''Ora chiediamo la restituzione dei soldi percepiti illegalmente nelle bollette emesse dopo il 21 luglio 2011 e la fine delle lettere di messa in mora e delle minaccia di chiusura del contattore dalla parte dei gestori contro i cittadini toscani che hanno aderiti alla Campagna di 'Obbedienza civile', con la quale i cittadini si sono autoridotti le bollette 'obbedendo' agli esiti referendari''.