Toscana, 5 marzo 2013 - Il rischio usura è in crescita in tutta la Toscana: questa la conclusione del rapporto realizzato da Sos Impresa con Confesercenti, in collaborazione con Unipol, presentato oggi a Firenze.

Il rischio è definito medio-alto a Pistoia e Livorno, e medio ma sopra la media nazionale a Firenze, Pisa e Prato; Grosseto e Siena sono le province dove il rischio viene ritenuto più basso. In Toscana, secondo dati Istat rielaborati da Sos impresa, sarebbero 8mila i commercianti coinvolti in vicende di usura, il 10,6% dei
commercianti attivi.

"La situazione è in peggioramento costante", ha spiegato Massimo Biagioni, direttore di Confesercenti Toscana, secondo cui "dobbiamo tenere conto della crisi economica, del fatto che le imprese stanno chiudendo, quindi la penetrazione del fenomeno dell'usura può aumentare". L'usura, secondo Biagioni, non è una soluzione ai problemi di un'impresa: "E' l'inizio della fine, non si è mai visto nessuno che da solo ce la fa uscire''. Fondamentale tenere alta l'attenzione, perché "se l'attenzione cala le denunce diminuiscono e il fenomeno non si ferma, si propaga".