New York, 27 dicembre 2012 - Una straordinaria e magica prova d’amore. Il più bel regalo di Natale che la famiglia Grapengeter potesse immaginare. Abby, la loro cagnetta cieca di 8 anni, scomparsa il 13 dicembre durante una tormenta di neve a Fairbanks, in Alaska, è riuscita a sopravvivere per otto giorni nonostante la temperatura di 40 gradi sotto zero e, alla fine, a riabbracciare i suoi padroncini: Ava, 6 anni, Greg, 10, e Shane, 9. I bambini tra lacrime di gioia, insieme al padre McKenzie, hanno esclamato: "Si è trattato di un vero miracolo, non possiamo ancora crederci, non ci sono altre parole per descrivere che cosa è successo". Abby, di razza meticcia, si era persa a causa della forza del vento e della neve: era arrivata a oltre 15 miglia di distanza da casa, ma, giorno dopo giorno, il suo istinto e l’affetto verso la famiglia che l’aveva presa da un canile quando ancora era cucciola le hanno dato la forza di non morire, nonostante la neve alta più di un metro. Ad avvistare Abby, la cui foto era stata inchiodata a tanti alberi dal giorno della scomparsa, è stato un veterinario e allevatore di cani, Mark May che, due giorni fa, l’ha riconsegnata ai tre bambini.

La piccola Abby è stata avvistata mentre May era in giro con i suoi cani da slitta. "Ha corso con noi per un po’, poi è di nuovo scomparsa - ha detto - La mattina dopo l’abbiamo trovata sulla soglia di casa. Ci siamo accorti che era cieca e che aveva seguito l’odore degli altri animali. A una prima visita non aveva segni di assideramento. Per rintracciare i padroni di Abby è stato utile il microcip sottocutaneo, ma sicuramente è stato grazie ai social network che siamo arrivati a individuare l’indirizzo della famiglia. Quando l’abbiamo lasciata libera, a poco più di un miglio dalla casa, lei è arrivata alla porta da sola". Con i freddi polari dell’Alaska e le decine di vittime delle temperature rigidissime, il ritorno a casa di Abby è diventata la notizia principale del giornale locale. E ora sta facendo il giro del mondo.

Per chi possiede un cane o semplicemente ama gli animali, questa è una grande notizia. Una notizia che fa battere il cuore. Una prova di amore e fedeltà. Una storia che riunisce insieme il senso di comunità, il rispetto per gli altri e lo straordinario amore che si può provare per un amico fedele e indifeso. Non importa che Abby non sia mai riuscita a vedere il volto dei bambini: li riconosce uno a uno dall’intensità della voce e dalle loro carezze.

In un paese come l’America, dove tutto avviene di corsa, e in uno degli Stati più sterminati e freddi come l’Alaska, molto spesso un cane diventa lo spartiacque tra la depressione e l’equilibrio, l’illusione di una vita normale e il rischio di scivolare nella disperazione. L’amore di un cane, come Abby, ha la capacità di riscaldare il cuore. Anche a meno quaranta.

Dall'inviato Giampaolo Pioli