Toscana, 24 novembre 2012 - La scuola italiana non ci sta. I tagli all'istruzione previsti dal governo Monti non vanno proprio giù agli studenti e ai docenti di tutta la penisola. Oggi la scuola Toscana è scesa di nuovo in piazza con cortei e sit-in per gridare un secco no gli effetti nefasti della spending review. In molte città il traffico è andato letteralmente in tilt, bloccato dai serpentoni che si muovevano a passo d'uomo per viali e piazze. A Pisa alcuni studenti sono entrati all'interno dei palazzi di Provincia e Comune e hanno appeso striscioni di protesta. Poi, tornati in piazza, hanno bruciato una bandiera del Pd, partito di maggioranza relativa in citta'. Il corteo ha poi bloccato l'Aurelia.

A Firenze  un centinaio di ragazzi si sono diretti verso la stazione Santa Maria Novella dove hanno bloccando la partenza di un Eurostar diretto a Venezia. Ad Arezzo il corteo degli studenti ha sfilato tra ironia e provocazione. E tra i cartelli spunta "Gelmini come Profumo, tanto fumo e poco arrosto". Cortei anche a Empoli e a Massa Carrara dove gli studenti hanno sfilato per le vie del centro vestiti di rosa per ricordare il 15enne che si e' ucciso a
Roma. Maschi e femmine si sono dipinti le unghie con smalto di colore rosa, hanno mostrato sciarpe felpe e cappelli dello stesso colore, hanno camminato per mano e si sono stretti in forti abbracci. ''Oggi siamo tutti vestiti di rosa, tutti gay per la societa', tutti suicidi''.