Livorno, 25 ottobre 2012 - La polizia ha già denunciato i primi ultras del Verona identificati dopo la vicenda dei cori contro Morosini allo stadio 'Picchi' durante Livorno-Verona di sabato scorso. I dettagli saranno illustrati in una conferenza stampa nel pomeriggio.

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La polizia continua a indagare sui tifosi del Verona, che sabato pomeriggio, allo stadio di Livorno, hanno intonato cori contro Piermario Morosini, facendo il saluto romano, durante il match tra gialloblù e amaranto.

Gli uomini della Digos di Livorno, insieme ai colleghi di Verona, stanno passando al setaccio nella città veneta le immagini dei filmati girati allo stadio. Al momento sono quattro i supporter del Verona già identificati.

Dai fotogrammi, gli agenti sono risaliti a una ventina di persone accusate di aver commesso più di un illecito: il vilipendio dei morti, reato penale che viene contestato a coloro che violano il ricordo e l'onore dei defunti; l'apologia del fascismo e atti contrari al regolamento dello stadio. A commetterli una quindicina di ultras gialloblù, a cui vanno aggiunte altre cinque-sei persone che hanno esposto striscioni offensivi e una svastica di cartone.

Nella visione dei filmati, gli investigatori si stanno avvalendo di esperti di lettura labiale così da identificare quanti più tifosi possibile coinvolti nei cori vergognosi contro Morosini. Il lavoro proseguirà incessante anche nelle prossime ore.

Rispetto all'apologia di fascismo, le segnalazioni saranno girate dalla Digos di Verona direttamente alla Procura di Livorno. Dopo aver individuato tutti i supporter scaligeri responsabili, scatteranno Daspo e denunce che si preannunciano ''esemplari'' e particolarmente severe.

AMMENDA E DIFFIDA ALL'HELLAS VERONA

Cinquantamila euro di ammenda e diffida al club. E' la sanzione comminata al Verona dal giudice sportivo dopo quanto successo sabato 20 ottobre allo stadio Picchi nel corso della gara contro il Livorno, vinta 2-0 dalla squadra di Mandorlini: un gruppetto di ultras veronesi aveva intonato cori offensivi nei confronti di Piermario Morosini, il giocatore del Livorno morto in campo lo scorso 14 aprile. Un comportamento da cui il club e la città, per bocca del sindaco Flavio Tosi, hanno subito preso le distanze.

Intanto continuano le indagini delle Digos di Verona e di Livorno, che stanno visionando i filmati della partita nel tentativo di identificare i tifosi da cui sono partiti i cori contro Morosini. L'obiettivo è di far partire i provvedimenti Daspo prima della partita di sabato 27 ottobre allo stadio Bentegodi tra Verona e Virtus Lanciano. Tosi ha confermato inoltre
che, a fronte del procedimento giudiziario, il Comune di Verona si costituirà parte civile.