Firenze, 11 maggio 2012 - La Regione, Uncem e Anci stanno lavorando a un sistema regionale per consentire l'accesso delle persone con disabilità nelle zone a traffico limitato delle città toscane.

Una prima sperimentazione, per la quale la Regione investirà150 mila euro, dovrebbe partire dopo l'estate e coinvolgerà anche i Comuni di Siena e Pistoia.

''Stiamo cercando di realizzare un sistema - ha spiegato l'assessore al welfare Salvatore Allocca - che consenta la massima libertà di circolazione a tutte le persone con disabilità che ne hanno diritto, nelle ztl dei comuni toscani che prevedano l'utilizzo di telecamere. Accade spesso infatti, con il sistema in vigore, che vengano elevate sanzioni nei confronti di persone disabili in possesso di regolare tagliando, autorizzate ad entrare in ztl''.

Infatti, al momento, per chi ha un tagliando invalidi basta semplicemente esporlo per aver diritto a circolare nelle ztl con qualsiasi automezzo indipendentemente dall'intestazione del veicolo. Il tagliando ha validità su tutto il territorio nazionale ed è personale. Ma da quando sono le telecamere a controllare l'accesso alla ztl, qualora l'auto non sia autorizzata o trasporti persone disabili, viene multata.

Per ovviare al problema in alcune città con varchi elettronici sono stati adottati regolamenti specifici: per esempio per ottenere l'autorizzazione è possibile segnalare il numero di targa del veicolo utilizzato oppure richiedere dei permessi provvisori.

Invece, la soluzione che Regione, Uncem e Anci stanno studiando, con il progetto Mirto (Mobilita' interoperabile in Regione Toscana), vuole creare un contrassegno invalidi in formato elettronico. Questo provvedimento si sposa perfettamente con lo spirito della normativa che lega il possesso del contrassegno alla persona e non al veicolo che la ospita, diversamente dai normali dispositivi di accesso alle zone a traffico limitato solitamente associati al veicolo.