Isola del Giglio, 12 febbraio 2012 - Dopo molti rinvii è iniziato il pompaggio di carburante dai primi sei serbatoi della nave Costa Concordia naufragata davanti all'Isola del Giglio il 13 gennaio. Le operazioni sono partite con un giorno in anticipo rispetto al previsto, grazie alle condizioni di mare calmo di oggi. Il via alle 17 di questo pomeriggio. I lavori, cominciati alla 17, proseguiranno non stop, 24 ore su 24, finché lo consentiranno meteo e mare. E' quanto si apprende dalla protezione civile che coordina l'intervento. Il prefetto Franco Gabrielli più volte nei giorni scorsi ha sottolineato che lo svuotamento dei serbatoi è azione propedeutica rispetto alla rimozione del relitto.

Buone notizie ieri anche sulla stabilizzazione dello scafo. Dal monitoraggio eseguito dagli esperti del dipartimento di scienze della terra dell’università di Firenze, risulta che dopo le «lievi accelerazioni» registrate venerdì, a causa della mareggiata che ha anche danneggiato alcune strutture della Neri-Smit, gli spostamenti della nave sono tornati ad attestarsi su valori medi.

Al momento il pompaggio  'viaggia' a una velocità di circa cinque metri cubi l'ora, ma quando l'operazione sarà a regime si salirà a 10 metri cubi l'ora. Si è cominciato dai primi sei serbatoi della nave, che contengono complessivamente 1.518 metri cubi di carburante, pari al 67% di quanto complessivamente presente in tutta la nave. Il primo serbatoio, contenente 400 metri cubi di carburante, potrebbe essere svuotato nel giro di 40-45 ore, cioè entro martedì mattina.


Ma, oltre a questi primi sei serbatoi più grandi, altro carburante della Costa Concordia si trova in altri nove depositi più piccoli, anche questi sommersi e ancora tutti da 'flangiare', che ne contengono in tutto 377 metri cubi, pari al circa 17% del totale sulla nave. Infine, piccole cisterne nelle sale macchine hanno il restante 16%, pari a 348 metri cubi.


L'operazione di pompaggio si svolge prelevando carburante da una valvola e immettendo acqua da un'altra, in modo da non alterare i pesi e l'assetto della nave adagiata sulla scogliera del Giglio e di cui si vogliono evitare movimenti e scivolamenti. Il materiale prelevato viene stivato in una bettolina ancorata al fianco di un pontone che può essere usato solo in condizioni di mare calmo.