Firenze, 3 gennaio 2012 - Befana con polemica. Venerdì 6 gennaio, dalle ore 14 alle 15 (inizio spettacolo), la LAV insieme ad altre associazioni del territorio sarà presente al presidio organizzato davanti al Circo Moira Orfei, per "togliere la maschera a uno spettacolo di crudeltà, sfruttamento, sopraffazione e diseducazione".

 

"Duemila animali in Italia sono ancora detenuti nei circhi mentre oltre 16 Paesi nel mondo vietano – del tutto o parzialmente – l’esibizione di circhi con animali. l’Italia detiene il record negativo di uno dei Paesi con il maggior numero di imprese circensi - circa 100 - e lo Stato italiano finanzia i circhi con animali, incluse le imprese che hanno subito condanne e/o denunce per maltrattamento di animali e/o altre violazioni di legge", scrive la sezione pisana della Lega Antivivisezione". E continua: "Dicono che il circo è magico. Sì, lo può essere quando la magia non abbraccia la crudeltà e la barbarie. Dicono che il circo è uno spettacolo. Sì quando non usa la violenza su esseri prigionieri, incatenati, asserviti. Altrimenti è camera di tortura. Dicono che il circo ha una funzione sociale, ricreativa e pedagogica ma oltre 600 psicologi hanno firmato un documento nel quale si esprime "motivata preoccupazione rispetto alle conseguenze sul piano pedagocico, formativo, psicologico della frequentazione dei bambini di zoo, circhi, sagre in cui vengono impiegati animali........in quanto sollecitano una risposta incongrua, divertita e allegra, alla pena, al disagio, all'ingiustizia."

"I circensi sostengono di amare i loro animali, perchè diversamente gli animali non potrebbero esibirsi ma dimenticano di dire che molto prima di quell'esibizione, gli animali (sia nati in cattività che prelevati dalla natura) sono stati "spezzati" con una doma feroce, piegati con la paura (sindrome di Stoccolma).  I circensi sostengono che i loro animali stanno bene perchè li curano e li nutrono ma anche gli ergastolani vengono curati e nutriti mentre anelano alla libertà. Parole da palcoscenico. Dietro le quinte di quel mondo chiuso, recitano le fruste, i pungoli, gli uncini, i tiranti, le scosse elettriche e tanto immenso dolore".

"Il cucciolo di elefante viene strappato alle amorevoli cure della madre che lo piange nel recinto accanto e inizia prestissimo il suo percorso di sofferenza. Costretto a posizioni che contrastano con la sua fisiologia, a compiere esercizi che servono a "spezzarlo", sottoposto a strumenti coercitivi, immobilizzato da corte catene che gli impediscono qualsiasi movimento, isolato, continuamente trasportato, tenuto a temperature torride o gelide, chiuso in ridottissime gabbie, fino a che la profonda sofferenza fisica e psicologica lo costringe, quando non alla morte, a movimenti stereotipati come il continuo e ossessivo dondolio della testa".

"Le tigri sono costrette a saltare in un cerchio di fuoco (proibito dalle linee guida Cites), il cavallo (preda) è costretto a portare in groppa una tigre (predatore), ippopotami in mezzo alla neve, scimpanzè in gabbia grande quanto il loro corpo (e pensare che condividono con l'uomo oltre il 98% di DNA!), struzzi con estese lesioni sul dorso perchè costretti ad essere cavalcati, rapaci notturni sotto i fari accecanti e ancora........crudeltà senza soluzione".

"Nel circo gli animali sono schiavi. I bambini? Mezzi. Lo Stato? Benefattore. La legge? Fantasma.
Il circo con animali non è magico. Abolirlo, questa sì che sarebbe magia!"