Firenze, 2 dicembre 2011 - C'è l'azienda fiorentina che realizza applicazioni per Iphone dedicate agli alberghi. E il portale elbano che racconta l’isola attraverso i post dei migliori blogger in circolazione. Questo e molto altro a Buy tourism online 2011, la fiera annuale del turismo in internet, ospitata alla Stazione Leopolda a Firenze e organizzata da Fondazione Sistema Toscana. Due giorni di stand, incontri, seminari con una parola d’ordine: promuovere la Toscana attraverso la Rete. Far conoscere quell’incredibile mosaico di sapori, odori, paesaggi, che fa di questa regione uno dei posti più ambiti dai turisti di tutto il mondo. Per battere la crisi. Perché sconforto e pessimismo non abitanto in queste aziende.

Tra gli stand, le storie più incredibili di piccoli imprenditori che, con un computer e un collegamento internet, ora hanno triplicato il loro fatturato. O hanno esplorato con successo nuovi mercati. «Siamo nati da poco tempo — dice Federico Vaccari di FabApps, che produce applicazioni ‘turistiche’ per Iphone e Ipad — ma abbiamo già molte richieste. E’ un mercato apertissimo». D’altronde i dati parlano chiaro: come è stato illustrato in uno dei tanti seminari, il 75% di coloro che fanno più di cinque viaggi all’anno utilizzano assiduamente uno smartphone per attività legate ai viaggi, come ricerca di voli e ristoranti o prenotazioni. Si capisce quindi come oggi svolgere le funzioni di direttore di hotel abbia un significato molto diverso rispetto solo a pochi anni fa. «Basta fermarsi un mese nell’aggiornamento perché tutto ti sfugga di mano. Nuovi termini e nuove tecnologie nascono con continuità — dice Roberta Faneschi, del Montaperti Hotel — Tramite internet accedono alla nostra struttura molte giovani coppie. Gli anziani? Ci sono, ma si tratta in larga parte di clienti stranieri». Esistono però storie che raccontano come la Rete non abbia un semplice valore economico o di promozione.

Alla Bto, giunta alla quarta edizione, c’era anche Francesca Campagna, proprietaria dell’Hotel Cernia all’Isola d’Elba. Appassionata di nuove tecnologie, è lei che via Twitter e Facebook ha coordinato una parte importante degli aiuti nei giorni dell’alluvione di Marina di Campo. «Scrivevo nei miei post quello che serviva a chi aveva perso tutto, aggiornando sulle necessità — racconta — Ho sentito che dovevo farlo per la mia isola e per i colleghi delle altre strutture». Quell’«Elba 2.0» rappresentata anche da Robi Veltroni e dal progetto Elba Uva: per rilanciare la festa dell’uva di Capoliveri, Veltroni ha avuto il placet del Comune per organizzare un sito internet che raccogliesse il racconto della festa visto dai migliori blogger di viaggi di tutta Italia, i cosiddetti travel blogger.

E se la Toscana non va alla tecnologia, avviene il contrario: il premio in memoria di Steve Jobs, fondatore della Apple, è andato a un’azienda di Firenzuola, in provincia di Firenze. Che dal 2002 fornisce alla Apple la pietra serena con cui vengono realizzati i pavimenti di tutti i negozi Apple sparsi per il mondo. Un’azienda che ora ha 20 milioni di fatturato e 50 dipendenti, e che fu scelta da Steve Jobs in persona. «La nostra missione — dice Alberto Bartolomei — è riuscire a mediare tra le bizzarrie della natura e la ricerca del colore perfetto per la pavimentazione». Quella che Steve Jobs scelse passeggiando negli anni Ottanta sui marciapiedi del centro di Firenze. Già allora, il segno che dietro ai dolci paesaggi toscani c’era un futuro in cui tradizione e tecnologia si sarebbero poi magicamente sposate.