Firenze, 23 novembre 2011  - Sequestrato dai carabinieri del Nas di Firenze, su ordine del Gip oltre 1 miliardo di euro alla "Menarini". Le indagini condotte dal Nas hanno consentito al Gip, Michele Barillaro, di emettere un decreto di  sequestro preventivo della somma di euro 1.120.493.537,53 a carico di Sergio Aleotti, amministratore unico del "Gruppo Menarini".
 

L'analisi delle copiosa documentazione sequestrata presso un appartamento "segreto" di Lugano ha consentito - secondo gli inquirenti -  "di svelare l'intero meccanismo societario occulto, composto da 130 societa', utilizzato negli anni per mettere in atto la condotta criminosa, nonche' di ricostruire il percorso del denaro dalle "letter box compagnie", societa' registrate presso paesi esteri a fiscalita' "privilegiata", alle societa' fiduciarie che hanno operato il cosiddetto scudo fiscale per conto dell'Aleotti".

 

Le risultanze investigative del Nas  di Firenze hanno evidenziato ulteriori elementi che hanno portato all'emissione del decreto.

 

LA DIFESA DI ALEOTTI 

''Sorprendentemente in data odierna ci e' stato notificato dalla Procura di Firenze un nuovo decreto di sequestro preventivo nei confronti del dottor Alberto Aleotti per un importo sostanzialmente equivalente all'ammontare dissequestrato dal tribunale del Riesame solo una settimana fa su indicazione della Corte di Cassazione. Infatti, il Tribunale del Riesame il 14 novembre aveva ridotto tale sequestro da 1,2 miliardi di euro a 84 milioni di euro''.

E' il commento in una nota dell'avvocato Roberto Cordeira Guerra, difensore di Aleotti insieme all'avvocato Alessandro Traversi dopo il sequestro odierno da 1,1 miliardi da parte del Nas dei carabinieri.
 

''Le motivazioni addotte sul merito della vicenda - prosegue l'avvocato Cordeiro Guerra - mostrano dunque di avere l'unico scopo di mantenere la misura cautelare sulla stessa somma gia' dissequestrata dal tribunale del
riesame, peraltro in attuazione dei principi sanciti dalla Corte di Cassazione. Fra l'altro le presunte evidenze accusatorie sopravvenute citate nel nuovo decreto erano gia' state vagliate dallo stesso Tribunale del Riesame. Naturalmente, stiamo valutando ogni possibile ulteriore azione a difesa dei diritti del nostro assistito''.