Livorno, 17 ottobre 2011 - Un ex avvocato dell'Inps dovra' risarcire l'istituto per 900 mila euro. E' la sentenza della Corte dei Conti di Firenze nei confronti di una 67enne di Livorno, ma originaria di Benevento, che fino all'agosto del 2005 lavorava come legale della sede di Livorno. Secondo l'accusa avrebbe abbonato sanzioni a coloro che non avevano versato i contributi, effettuato 'sconti', non si sarebbe costituita in giudizio nei ricorsi contro l'istituto e non avrebbe proposto appelli contro le sentenze sfavorevoli. 

 

Secondo la contestazione della procura generale, la donna avrebbe procurato un danno erariale di 3 milioni e 800 mila euro in 47 casi tra il 2001 e il 2004. Ora, dopo 4 anni di udienze, la sentenza in seguito alla quale potrebbero partire anche i primi pignoramenti: durante il processo, la magistratura contabile aveva sequestrato parte della liquidazione e della pensione, oltre ad alcuni immobili di proprieta'. In 35 delle 47 cause esaminate dalla magistratura contabile, peraltro, la controparte dell'avvocato era il figlio, anch'esso legale.

 

L'avvocato Giovanni Solimeno, di Firenze, che l'ha difesa davanti alla Corte dei Conti, ha annunciato che ricorrera' in appello. L'anomalo comportamento della donna, molto malata da 5-6 anni a causa del morbo di Alzheimer, fini' anche al centro di un processo penale in cui lei era parte offesa: un gruppo di persone l'avrebbe raggirata chiedendole in continuazione denaro per diverse decine di migliaia di euro, regali, assegni. Uno di loro avrebbe addirittura provato a spacciarsi per un avvocato cercando di indurla a sposarlo.

 

Per questa vicenda il tribunale di Livorno a giugno ha condannato 4 persone con pene fino a 3 anni e mezzo. L'avvocato dell'ex legale dell'Inps, costituita parte civile, ha chiesto un risarcimento per un totale di circa mezzo milione di euro, che sara' definito con una causa civile.