San vincenzo (Livorno), 11 agosto 2011 - “FUORI PER VISITA”. In realtà il medico di guardia era a casa. Per anni, almeno tre, i pazienti che si sono rivolti al distretto sanitario Asl 6 di San Vincenzo in orario notturno, davanti alla porta d’ingresso hanno letto molte volte questo cartello “sono fuori”, per i carabinieri dei Nas di Livorno, coadiuvati dagli uomini dell’Arma della compagnia di Piombino il noto medico, Maurizio Lani, 53 anni di Piombino, residente a San Vincenzo, e medico di famiglia nel comune di Sassetta, il turno della guardia medica spesso non lo faceva.
Prendeva l’auto dell’Asl e andava a casa. Ma c’è di più. Avrebbe falsificato i registri di presenza per figurare al lavoro quando invece sarebbe stato a casa sua, oltre ad aver utilizzato l’auto di servizio per scopi privati. Il medico è stato raggiunto ieri mattina da un provvedimento cautelare, disposto dalla magistratura livornese (pm Fiorenza Marrara), di sospensione dall’esercizio di pubblico servizio.

 

Secondo quanto emerso dall’inchiesta, il medico avrebbe ‘’disatteso – ha evidenziato il comandante dei Nas Gennaro Riccardi - al compimento della sua delicata funzione, ponendo gravemente a rischio, come peraltro sottolineato nel provvedimento cautelare, la salute dei cittadini, cagionando oltretutto un presunto danno erariale, quantificabile in diverse migliaia di euro, di cui verrà informata la competente Procura regionale presso la Corte dei Conti”.

 

I MILITARI, con appostamenti, avrebbero verificato che la guardia medica più volte sarebbe andata ad aprire il presidio, avrebbe atteso per circa mezz’ora o poco più per poi tornare a casa, limitandosi a lasciare affisso sulla porta un cartello con un numero di reperibilità, neanche sempre garantita, visto che alcuni pazienti, secondo i carabinieri, esasperati dalle attese erano stati costretti a rivolgersi a strutture sanitarie di Comuni vicini, compreso il pronto soccorso dell’ospedale di Villamarina a Piombino. Il medico riempiva però puntualmente nei registri i nomi di pazienti (naturalmente ignari) per “dimostrare” le avvenute visite, in realtà mai effettuate.

 

Fra i nomi più ricorrenti c’era quello della baby sitter dei figli, all’oscuro di tutto. Le ipotesi di reato contestate sono truffa, peculato e falso. Il servizio di “continuità assistenziale” rappresenta un’importante attività di prossimità al servizio del cittadino e deve essere garantito in tutti i giorni feriali dalle ore 20 alle ore 8 e dalle 10 dei prefestivi alle ore 8 del primo giorno non festivo. Ieri mattina la Direzione Generale dell’Asl n. 6 di Livorno è stata immediatamente informata, al fine di garantire la continuità del servizio di guardia medica nel comune di San Vincenzo. L’Asl 6 lo ha sospeso dal servizio di guardia medica ma continua a fare il medico di famiglia.