Firenze, 5 agosto 2011 - Si chiamano "opere compensative” e nei, fatti, sono una sorta di “tassa contrattata” che i comuni stabiliscono perchè nel proprio territorio si possano realizzare interventi di interesse pubblico, come il passaggio di una autostrada o di una ferrovia: "Io concedo i permessi ma in cambio voglio..." è il ragionamento basic.

 

In Toscana, il Mugello è stato sicuramente il luogo dove maggiori sono state le "opere compensative" realizzate in questi anni. Qui, prima l’Alta Velocità ferroviaria, poi la Variante di Valico hanno costretto Autostrade spa e Ferrovie dello Stato a investire sul territorio centinaia di milioni al punto di incidere fino al 20-25% sui costi totali dell’opera. Solo Autostrade spa ha stanziato qualcosa come 132 milioni di euro per il tratto toscano della Variante di valico. Strade rifatte, nuovi ponti e viadotti, ma non solo. 25 milioni sono stati usati per modernizzare le strutture scolastiche del territorio.

 

A San Piero a Sieve è stata ampliata la scuola materna con una nuova mensa. A Vicchio gli scolari delle elementari e i bambini della materna hanno potuto iniziare le lezioni del nuovo anno scolastico nella nuova struttura di quasi 1500 mq che può ospitare fino a 180 bambini. Nella materna di Borgo San Lorenzo i bambini avranno a disposizione nuove aree educative e ludiche, a Firenzuola si sono “uniti” due diversi cicli scolastici: ora tutte le classi della scuola dell’obbligo, sono riunite in un unico complesso mentre alla scuola media Lorenzo De’ Medici di Barberino, gli alunni oggi possono usufruire di nuovi spogliatoi per il campo polivalente, mentre nella palestra è stato ricostruito il piano di gioco.

 

Non solo. Grazie ai fondi della variante di valico il comune di Barberino ha adeguato i sistemi di sicurezza di più plessi scolastici (come la materna Don Milani) mentre a Galliano, frazione del comune, i lavori di ristrutturazione e adeguamento della scuola elementare ne hanno talmente rinnovato il look, le funzionalità e gli spazi. Costati 1,7 milioni, 1,3 di questi sono arrivati appunto da Autostrada spa. Sempre a Barberino del Mugello, autentica capitale dei fondi compensativi raccolti grazie anche alla costruzione della diga di Bilancino (allora i fondi stanziati furono di circa 6 milioni), è stato restaurato il palazzo pretorio e recuperate molte parti del centro storico.

Austrade spa ha poi pagato un’altra consistente tassa anche ai comuni della piana fiorentina per costruire la terza corsia nel tratto fra Sesto-Calenzano e Firenze sud. Scandicci ha così ottenuto una serie di interventi di manutenzione su tutte le strade confinanti con i cantieri dell’A1; 4 sottopassi autostradali (di cui 2 già realizzati); dune antirumore nella zona del Vingone; un giardino da realizzare sopra la galleria di Casellina e un parcheggio scambiatore per la tramvia a villa Costanza. Il comune di Impruneta, invece, è riuscito a strappare ad Autostrade spa 7 milioni e 300 mila euro che l’azienda corrisponderà per due grandi progetti: il rifacimento della piazza e il parco Poli a Tavarnuzze. A questo si deve aggiungere anche uno scempio: ovvero il mostruoso parcheggio ai Bottai, nei pressi del casello di Firenze-Certosa, pagato e realizzato dalla società autostrdale. «Quella struttura sta a ricordarci che forse siamo più bravi a fare autostrade che non altre opere. Dovremo correggerla», ha ammesso Gennarino Tozzi, condirettore generale di Autostrade per l’Italia.

Tant’è. Interventi compensativi, se pur non nella misura fin qui concessa da altre opere, li porterà anche sula costa la realizzazione dell’autostrada tirrenica nel tratto fra Rosignano e Orbetello. In provincia di Livorno la Sat si è già impegnata a realizzare il cosidetto lotto 0 fra Maroccone e Chioma e il collegamento stradale fra l’autostrada e il porto di Piombino. Anche il territorio grossetano avrà le sue ricadute ma per adesso non sono state concordate in quanto è ancora da discutere l’esatto tracciato. Soldi per opere compensative in Toscana come detto sono arrivati anche da Trenitalia per la realizzazione dell’Alta Velocità. Proprio l’altro ieri il comune di Firenze, in cambio del sottoattraversamento del suo territorio, ha ottenuto una pioggia di milioni (90) che serviranno fra le altre cose per la realizzazione di due nuovi tratti della tramvia, di una passerella pedonale sull’Arno a San Donnino, del by pass alle Cascine del Riccio e per la messa in sicurezza del torrente Mugnone.

 

Sempre la Toscana in precedenza aveva già ottenuto molti soldi dalle Ferrovie: oltre 300 milioni di euro di opere compensative. Di questi, ben 103 milioni nel comune di Sesto Fiorentino. Tra le opere più importanti a Sesto, la strada mezzana Perfetti-Ricasoli con tanto di sottopassi, tre parcheggi nelle aree delle Ferrovie dello Stato, l’interramento dell’elettrodotto di Calenzano, lo spostamento dell’asilo Alice, più gallerie artificiali e sottopassi vari, e perfino il rifacimento del sistema fognario. Un conto salato, che ha pagato perfino l’allacciamento alla rete del gas di un’intera frazione, quella di Quinto Alto.

Gli altri comuni beneficiati dalla Tav sono stati Firenzuola (59,3 milioni di euro) che, oltre a un nutrito elenco di strade di collegamento, (come la Cornacchiaia-Traversa), ha realizzato interventi sull’acquedotto e il risanamento dell’alveo del Santerno; Scarperia (32 milioni di euro) con altre strade e la risistemazione ambientale a ridosso dell’autodromo del Mugello; Borgo San Lorenzo (33,3 milioni), che ha ottenuto un raccordo stradale da 9 milioni, più 10 milioni per l’acquedotto e altre opere idriche; San Piero a Sieve (32 milioni) che, tra parcheggi e varianti, ha trovato anche 3 milioni e 800 mila euro per un parco pubblico; Vaglia (24 milioni di euro), che sbandiera soprattutto una variante da 15 milioni di euro, oltre all’acquedotto e alla sede della Misericordia.