Cerreto Guidi, 26 aprile 2011 - Il gip di Grosseto ha convalidato l'arresto di Matteo Gorelli, l'unico maggiorenne dei quattro giovani arrestati ieri per l'aggressione dei due carabinieri nel Grossetano. Per Gorelli, 19 anni, il giudice ha poi disposto la custodia cautelare in carcere. ''Un'esplosione di ferocia inaudita'' che mette in evidenza ''la spietatezza e la lucidita' successiva'' nonche' ''l'altissima pericolosita' del soggetto''. E' quanto scrive il gip di Grosseto nell'ordinanza con cui convalida l'arresto.

 

Davanti al gip Gorelli si e' avvalso della facolta' di non rispondere, ma ha chiesto informazioni sulle condizioni di salute dei militari feriti. Gorelli e' accusato di concorso in duplice tentato omicidio, concorso in rapina, resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza.  

 

La procura dei minori di Firenze ha intanto chiesto la convalida degli arresti anche per i due diciassettenni e la ragazza sedicenne, che adesso sono al Centro di prima accoglienza di Firenze in attesa dell' udienza di convalida.  Si tratta non tanto di una struttura carceraria quanto di una 'residenza'. I minori sono assistiti da psicologi e assistenti sociali, oltre che da agenti in borghese. Nel caso in cui vengano convalidati gli arresti, sara' il giudice a individuare le strutture piu' idonee per accogliere i minori.

 

Uno di loro ha incontrato la madre nel centro di prima accoglienza dove è recluso. Il ragazzo e' apparso ''sconvolto e piangeva'', racconta chi ha potuto assistere alla scena. Non sono stati concessi incontri con i giovani, invece, agli avvocati difensori, cui non e' stata ancora notificata la convocazione per l'udienza di convalida dell'arresto.

 

LE PAROLE DEI GENITORI DEGLI ARRESTATI

Francois Gorelli, il padre di Matteo, l'unico maggiorenne coinvolto nell'aggressione ai due carabinieri avvenuta ieri nelle campagne del grossetano esprime incredulità, sbigottimento e soprattutto vicinanza ai due militari e alle loro famiglie. ''Con nostro figlio non abbiamo parlato - spiega Francois - Spero di farlo presto, voglio sentire da lui cosa è successo. Noi non riusciamo a capirlo. Quello che è accaduto è una cosa troppo grave. Per noi è un terribile fulmine a ciel sereno. E' come se ci fosse esplosa la caldaia in casa il giorno dopo averla fatta controllare. Mio figlio è un ragazzo tranquillo, non avrei mai immaginato una cosa simile''.


"In questo momento - continua il padre -, prima ancora di pensare agli aspetti legali, il nostro pensiero va alle famiglie dei due carabinieri. Speriamo che si riprendano e che non riportino conseguenze gravi nel tempo''. Matteo Gorelli abita a Cerreto Guidi e frequenta l'istituto industriale statale di Empoli. Ha una sorella più piccola. Il padre ha un'attività in proprio e vive a Castelfiorentino, mentre la madre lavora alle Poste.


''Ho visto Matteo il giorno di Pasqua - conclude il padre - Non mi aveva detto che sarebbe andato a Grosseto per una festa. Era sereno in questi giorni. Da poco aveva preso un cagnolino e lo seguiva con grande attenzione. Era felice. Non so chi siano gli altri ragazzi, non li ho mai sentiti nominare''. Così come i genitori di Matteo Gorelli, il maggiorenne arrestato ieri per l'aggressione dei due carabinieri nel Grossetano, anche i parenti di uno dei minorenni finiti in manette non sapevano che loro figlio sarebbe andato al rave party in Maremma.

 

LA FAMIGLIA DELLA SEDICENNE

''Incredulita' e immenso dolore''. E' quanto esprimono i genitori della minorenne coinvolta nell' aggressione di ieri a due carabinieri nel Grossetano. Lo rendono noto in un comunicato i difensori della ragazza, gli avvocati Tullio Cristaudo e Alberto Corsinovi.

 

''Il nostro primo ed unico pensiero - spiegano nella nota i genitori e la sorella della ragazza - in questo momento va ai due militari feriti, con gli auguri veri e sinceri di pronta e totale guarigione. Il nostro affetto e la nostra solidarieta' anche alle loro famiglie ed a tutti i Carabinieri''.

 

''Solo nei prossimi giorni - continuano i genitori - approfondiremo le problematiche sull'effettiva responsabilita' di nostra figlia con totale fiducia nei confronti degli inquirenti e della magistratura''.

 

''I familiari - conclude la nota - sono venuti a conoscenza del grave fatto di sangue e del 'coinvolgimento' della propria figlia nel pomeriggio di ieri, allorquando i carabinieri hanno bussato alla loro porta per eseguire una
perquisizione che ha dato esito negativo''.

 

''Distrutti, preoccupati, costernati, increduli'', si dicono anche i genitori di uno dei due minorenni che, attraverso il proprio legale, Elena Benucci, aggiungono di non sapersi spiegare quanto successo ed esprimono vicinanza ai due carabinieri e alle loro famiglie.