Torino, incendio alla Cavallerizza Reale, patrimonio dell'Unesco. Ingenti i danni, matrice dolosa

In fiamme i magazzini del Circolo dei Beni Demaniali. I danni, per cause ancora da accertare, sono stati ingenti e i vigili del fuoco hanno impiegato molte ore per domare l'incendio

Vigili del fuoco sul luogo dell'incendio (Ansa)

Vigili del fuoco sul luogo dell'incendio (Ansa)

Torino, 30 agosto 2014 - Un incendio è divampato nella notte alla Cavallerizza Reale, storico complesso architettonico nel centro di Torino dichiarato patrimonio dell'Unesco. In fiamme i magazzini del Circolo dei Beni Demaniali. I danni sono stati ingenti e i vigili del fuoco hanno impiegato molte ore per spegnere l'incendio, mentre sarà necessaria tutta la giornata per mettere l'area in sicurezza. Sono intervenuti sul posto anche polizia, carabinieri e vigili. Nessun ferito né intossicato.

Secondo i primi accertamenti di carabinieri e vigili del fuoco il rogo sarebbe di origine dolosa. L'incendio ha distrutto un'ingente parte del tetto e dei locali ai piani inferiori, in particolare un locale utilizzato come archivio e sala biliardo. I locali sono stati posti sotto sequestro dai carabinieri, che indagano sull'accaduto. 

Ad avvalorare l'ipotesi dolosa cinque bottiglie di liquido infiammabile trovate all'interno del Circolo Beni Demaniali della Cavallerizza. Sono stati trovati anche rotoli di tovaglie di carta imbevute dello stesso liquido. Non sembrano, pertanto, esserci più dubbi sulla matrice dolosa del rogo. I carabinieri hanno sequestrato le bottiglie. 

Non si esclude che si tratti di un gesto dimostrativo contro il gruppo di persone, tra cui alcuni antagonisti, che da da tempo occupano la struttura per opporsi alla vendita da parte del Comune. I locali danneggiati nel Circolo Beni Demaniali, sono stati posti sotto sequestro. Quando l'incendio è divampato, nel cortile della struttura si trovavano ancora 200 persone che avevano assistito a un concerto di musica jazz e che sono state evacuate.

"Grande preoccupazione" è stata espressa dall'assessore alla Polizia municipale di Torino Giuliana Tedesco. "Se fosse confermata l'origine dolosa di questo gesto ci troveremmo di fronte alla volontà di danneggiare o distruggere un bene di grande valore: un atteggiamento incomprensibile, un gesto che avrebbe potuto provocare conseguenze anche maggiori dei danni, pur ingentissimi", ha dichiarato Tedesco insieme al collega Gianguido Passoni, assessore al Patrimonio. "Ci auguriamo - hanno concluso - che la magistratura possa presto far luce sulle dinamiche e sull'accaduto; l'attenzione della città in questa situazione era e resta altissima".