Giovedì 16 Maggio 2024

Allarme dall'indagine Iss: "Nella Terra dei fuochi si muore di più. Taranto: + 21% di decessi infantili

I dati impressionanti dell'Istituto Superiore di Sanità che ha studiato la mortalità in 55 Comuni della Terra dei fuochi e nella zona di Taranto. E i fattori di rischio accertati o sospetti sono l'esposizione a un insieme di inquinanti ambientali

L'esercito nella Terra dei Fuochi (Olycom)

L'esercito nella Terra dei Fuochi (Olycom)

TARANTO, 3 luglio 2014 - Nella 'Terra dei fuochi' e nella zona di Taranto la gente si ammala e muore di più che nel resto della Regione. Dati terribili vengono - messi nero su bianco - da un'indagine dell'Istituto superiore di sanità (Iss). In entrambi i casi le cause di quello che tecnicamente si definisce "eccesso di mortalità" sono da ricercarsi nelle condizioni ambientali.

SOS BIMBI DI TARANTO - A Taranto la mortalità infantile registrata per tutte le cause è maggiore del 21% rispetto alla media regionale, afferma l'Iss confermando anche gli eccessi di mortalità per gli adulti trovati dalle precedenti edizioni della ricerca.  Secondo lo studio nell'area sottoposta a rilevamenti c'è un eccesso di incidenza di tutti i tumori nella fascia 0-14 anni pari al 54%, mentre nel primo anno di vita l'eccesso di mortalità per tutte le cause è del 20%. Per alcune malattie di origine perinatale, iniziate cioè durante la gravidanza, l'aumento della mortalità è invece del 45%.

"Lo studio conferma le criticità del profilo sanitario della popolazione di Taranto emerse in precedenti indagini - scrive l'Iss - Le analisi effettuate utilizzando i tre indicatori sanitari sono coerenti nel segnalare eccessi di rischio per le patologie per le quali è verosimile presupporre un contributo eziologico delle contaminazioni ambientali che caratterizzano l'area in esame, come causa o concausa, quali: tumore del polmone, mesotelioma della pleura, malattie dell'apparato respiratorio nel loro complesso, malattie respiratorie acute, malattie respiratorie croniche''.

TERRA DEI FUOCHI - Ecco i risultati aggiornati dello studio "Sentieri", svolto su  55 comuni nelle province di Napoli e Caserta: si riscontra "una serie di eccessi della mortalità e dell`ospedalizzazione per diverse patologie", e "un eccesso di rischio per alcune patologie", tra cui tumori maligni dello stomaco, del fegato, del polmone, della vescica, del pancreas, della laringe, del rene, del seno e linfoma non Hodgkin

Il quadro epidemiologico è "caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l`esposizione a un insieme di inquinanti ambientali che possono essere emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi o di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani", si legge nella sintesi pubblicata dl'Iss.  Nei comuni della Terra dei Fuochi "la mortalità generale è in eccesso in entrambi i generi": un eccesso del 10% per gli uomini e del 13% per le donne, in relazione al "rapporto standardizzato di mortalità, nella provincia di Napoli, un eccesso del 4% per gli uomini e del 6% per le donne, nella provincia di Caserta. 

In particolare, "è stato individuato il gruppo di patologie per le quali sussiste un eccesso di rischio in entrambi i generi per tutti i tre indicatori utilizzati (mortalità, ricoveri, incidenza tumorale, quest`ultima, disponibile per la sola provincia di Napoli", ovvero: tumori maligni dello stomaco, del fegato, del polmone, della vescica, del pancreas, della laringe, del rene, linfoma non Hodgkin e tumore della mammella. In provincia di Caserta eccessi in entrambi i generi per i due esiti disponibili (mortalità e ricoveri ospedalieri) riguardano i tumori maligni dello stomaco e del fegato; i tumori del polmone, della vescica e della laringe risultano in eccesso tra i soli uomini.

Per quanto riguarda la salute infantile nella Terra dei fuochi invece "non si osservano eccessi di mortalità", ma secondo lo studio Iss "resta meritevole di attenzione il quadro che emerge dai dati di ospedalizzazione che segnalano un eccesso di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori: nella provincia di Napoli un eccesso del 51% e nella provincia di Caserta e del 68% rispetto al "rapporto standardizzato di ospedalizzazione", e per quanto riguarda i tumori del sistema nervoso centrale si osserva un eccesso di ospedalizzazione nella provincia di Caserta, eccesso dell'89% rispetto all'indice.