Tavecchio, altra gaffe e nuovi no. Pallotta: "Parole umilianti". Anche Squinzi si smarca

Ancora polemiche sul favorito candidato alla presidenza Figc per una vecchia intervista a Report sulle donne: "Nel calcio handicappate rispetto ai maschi". Si apre un fronte anche in serie B. Il Pd: "Faccia passo indietro"

Carlo Tavecchio (AnsA)

Carlo Tavecchio (AnsA)

Roma, 29 luglio 2014 - Carlo Tavecchio si prepari a trascorrere altri giorni di passione: dopo gli interventi di Fifa e Ue, arrivati a seguito della gaffe razzista su giocatori extracomunitari e banane (video), la spaccatura nel fronte prima compatto dei suoi sostenitori in Lega con le smarcature di Fiorentina, Cesena e Sampdoria, l'affondo del rivale Demetrio Albertini a fronte della volontà del 71enne dirigente di voler portare avanti la sua candidatura, ecco spuntare una nuova gaffe clamorosa. 

Sul web circola infatti il video una sua intervista alla trasmissione Report in cui si esprime in questi termini sulle donne: "Noi siamo protesi a dare una dignità anche sotto l'aspetto estetico alla donna nel calcio". Nel video, risalente a una puntata del 5 maggio 2014, si sente la intervistatrice interdetta che chiede spiegazioni a  Tavecchio delle sue parole. "Finora si riteneva che la donna fosse un soggetto handicappato rispetto al maschio sotto l'aspetto della resistenza, del tempo, dell'espressione atletica. Invece abbiamo riscontrato che sono molto simili", la replica di quello che quasi certamente il prossimo 11 agosto sarà eletto a grande maggioranza presidente della Federazione italiana.

DOPO LA FIFA, INTERVIENE LA UEFA - L'Uefa è informata della vicenda di Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza Figc, e senza entrare nel merito, ribadisce di aver adottato ''una chiara politica di tolleranza zero su razzismo e discriminazione''. ''Tutte le federazioni nazionali si sono impegna a raddoppiare gli sforzi per sradicare il razzismo dal calcio''. 

IL SASSUOLO SI SMARCA -  Dopo Fiorentina, Cesena e Sampdoria è il turno del Sassuolo. Il club presieduto da Giorgio Squinzi scarica Tavecchio e allarga il fronte dei no: "Il gruppo Mapei - si legge in una nota sul sito neroverde - proprietario dell'U.S. Sassuolo Calcio, fedele ai valori che ne hanno da sempre contraddistinto la presenza nel mondo dello sport, ritiene non più sostenibile la candidatura di Carlo Tavecchio". Quella del Sassuolo è l'ultima squadra di Serie A, in ordine di tempo, a smarcarsi dalla candidatura di Tavecchio appoggiata in larga maggiornza in Lega.

PALLOTTA - Sulla vicenda è intervenuto anche James Pallota, numero uno della Roma, l'unica squadra di serie A insieme alla Juve ad aver detto no all'ipotesi Tavecchio già nell'assemblea della Lega: "La nostra posizione è stata chiara dall'inizio. Riteniamo queste dichiarazioni imbarazzanti e umilianti per l'Italia, sinceramente non rappresenta l'Italia e nemmeno la Roma".

BRESCIA APRE FRONTE IN SERIE B - Un nuova spaccatura si è registrata nelle ultime ore in serie B: il Brescia non appoggia la candidatura di Carlo Tavecchio alla presidenza della Figc. Per l'amministratore unico del club lombardo, Luigi Ragazzoni, Tavecchio non è il candidato giusto: "Penso che le polemiche sulle dichiarazioni si possano facilmente superare, ha sbagliato a esprimere un concetto, a tutti capita un calo di zuccheri. Indipendentemente da questo, mi sento di appoggiare una figura come quella di Demetrio Albertini, sia perché Tavecchio è nella dirigenza sportiva da più di 20 anni, sia per un mero fatto anagrafico: largo ai giovani e ad un po' di rinnovamento, almeno nello sport".

ALBERTINI - "Prendiamo posizioni chiare su lotta alle discriminazioni, promozione dell'integrazione, contrasto a violenza e corruzione". Lo ha scritto sul suo profilo Twitter Demetrio Albertini, candidato alla presidenza della Figc.

 

RENZI SI AFFIDA A MALAGO': "C'è anche altro oltre al calcio. Sul calcio mi sento rappresentato da ciò che dirà Malagò". Così il premier Matteo Renzi ha dribblato le domande sul caso  Tavecchio, nel corso dell'incontro con i campioni del Mondo della scherma a Palazzo Chigi.

MA IL PD: "FACCIA PASSO INDIETRO" - "In vista dell'incontro che si terrà giovedì tra Giovanni Malagò e i candidati alla presidenza della FIGC chiediamo che il Presidente del Coni si faccia interprete del diffuso clima di opinione che, nelle ultime ore, ha stigmatizzato e commentato assai criticamente le misere e incomprensibili parole pronunciate da Carlo  Tavecchio. Chiediamo, dunque, che il presidente dello sport nazionale si faccia portavoce della richiesta di un doveroso passo indietro da parte del candidato alla presidenza della Figc, cosa che, in un paese normale, sarebbe già dovuta avvenire soprattutto dopo l'intervento della Fifa". Lo dicono i deputati Pd Laura Coccia, Umberto D'ottavio, Antonio Boccuzzi, Emiliano Minnucci, Fabrizia Giuliani, Antonio Misiani, Antonino Moscatt, Michele Bordo, Giovanna Sanna, Magda Culotta, Anna Rossomando, Valeria Valente, Emma Petitti, Khalid Chauki, Valentina Paris, Miriam Cominelli, Chiara Gribaudo, Franco Ribaudo. "Il mondo del calcio - proseguono i deputati democratici - ha estrema necessità di agganciare il treno del rinnovamento che sta percorrendo il nostro paese e che anche Giovanni Malagò sta portando avanti nel mondo dello sport italiano. Tale rinnovamento a nostro avviso non può essere rappresentato in alcun modo da Carlo  Tavecchio che ha dimostrato di non essere più credibile nella indispensabile lotta al razzismo che dilaga nei nostri stadi. Ci chiediamo con quale credibilità possa sostenere eventuali future sanzioni nei confronti di queste frange delle tifoserie".