Tavecchio, caos mondiale: "Vado avanti". Fifa ed Ue: "Razzismo fuori dal calcio"

La Federazione mondiale del calcio ha inviato una lettera alla Figc: "La lotta contro il razzismo è di massima priorità". La Commissione europea: "Discriminazione non deve avere spazio". Anche Sampdoria e Cesena si smarcano, ma Tavecchio ribadisce: "Ho l'appoggio delle Leghe"

Carlo Tavecchio, 71 anni (Ansa)

Carlo Tavecchio, 71 anni (Ansa)

Roma, 28 luglio 2014 - Il caso Tavecchio si gonfia ogni giorno di più e adesso diventa una questione internazionale. Dopo che politici, calciatori e una parte dei club di serie A che appoggiavano il favorito candidato presidente della Figc hanno chiesto un passo indietro del manager 71enne, ora è il turno della Fifa. Il governo mondiale del calcio ha infatti spedito una lettera alla Figc chiedendo di aprire un'indagine sull'accaduto e relazionarne alla Fifa.

 La parole di Tavecchio sui calciatori extracomunitari "hanno allertato la task force della Fifa contro il razzismo e la discriminazione e il suo presidente Jeffrey Webb", scrive la Fifa, spiegando che nella missiva "ha ricordato alla Federcalcio italiana che la lotta contro il razzismo è di massima priorità". Blatter ha ricordato anche che nel 2013 "il Congresso della Fifa ha deliberato all'unanimità una decisa risoluzione nella lotta contro il razzismo e la discriminazione e sottolineato che ai dirigenti della comunità calcistica spetta un ruolo di modelli nella lotta al razzismo".

L'UNIONE EUROPEA APPOGGIA LA FIFA - Anche la Commissione europea è entrata nel dibattito sulla questione Tavecchio lodando il richiamo della Fifa e sottolineando che "la non discriminazione è la pietra angolare della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea" e che quindi "il razzismo e ogni altra forma di discriminazione non devono avere posto nel calcio". Lo ha detto Dennis Abbott, portavoce della Commissione Ue per sport, cultura, istruzione e politiche giovanili, rispondendo ad una domanda sul caso Tavecchio. Abbott ha aggiunto che "seppur la Commissione riconosca in pieno l'autonomia delle federazioni sportive, riconosce tuttavia anche che il calcio, in quanto sport più popolare in Europa, ha delle responsabilità particolari nella lotta al razzismo". "Eliminare il razzismo dal calcio deve continuare a essere una priorità a tutti i livelli del calcio", sottolineando poi che la Commissione "ha accolto con favore il fatto che la Fifa abbia richiesto alla Figc di aprire un'indagine sulle dichiarazioni" di Tavecchio. 

ABETE: "RISPOSTA ENTRO GIOVEDI'" -  "Il vicesegretario della Fifa ha inviato al segretario della Figc oggi una richiesta formale. A questa dovremo dare un riscontro entro il 31 luglio con una lettera. Si tratta di valutare una cosa apparsa su tutti i video e su tutti i giornali; non si tratta di scoprire nulla o di fare chissà quali indagini". Così, ai microfoni di Sky, Giancarlo Abete, dimessosi da presidente della Federcalcio al termine dei Mondiali in Brasile.

"IO VADO AVANTI" - Dal canto suo, Tavecchio ha ribadito l'intenzione di portare avanti la sua candidatura: "Ho l'appoggio delle Leghe, vado avanti con la mia candidatura alla presidenza della federcalcio - ha detto all'Ansa - Ho prestato molta attenzione agli accadimenti di questi giorni e alle posizioni espresse dai media in merito alle parole da me impropriamente usate, senza alcun intendimento offensivo. Ne ho tratto molti insegnamenti che ho voluto condividere con i rappresentanti delle componenti che sostengono la mia candidatura a presidente della FIGC, ricevendo dagli stessi piena conferma del loro sostegno. Ciò mi conforta e mi induce a ribadire l'impegno per la piena attuazione del mio programma in caso di mia elezione alla presidenza federale. In questi giorni ho apprezzato la diffusa sensibilità dell'opinione pubblica sui temi della discriminazione razziale - ha proseguito - e mi auguro che si possa partire proprio da questa sensibilità per dare avvio a un capillare programma di educazione sportiva e a forme di lotta contro ogni discriminazione nello sport finalmente efficaci come da tempo ho realizzato nell'ambito della Lega Nazionale Dilettanti che presiedo dal 1999". 

SAMPDORIA E CESENA SI SMARCANO  - "Così non si può continuare. La Lega di Serie A non può far finta di nulla. I presidenti devono rivedersi al più presto e rivalutare la posizione. Rischiamo il commissariamento della Figc". Lo ha detto all'Ansa il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero che si fa promotore di una nuova iniziativa per cercare una soluzione "moderna e basata su pochi ma chiari contenuti". Un'altra crepa arriva dal Cesena: "Ho dovuto leggere almeno quattro volte le dichiarazioni del presidente Tavecchio per la paura di aver preso un abbaglio e di aver capito 'fischi per fiaschi' - è la nuova posizione, espressa in una nota, del presidente del club, Giorgio Lugaresi - la mia reazione è stata di profonda amarezza e di grande fastidio. Sono dell'idea che, dopo aver condiviso la sua candidatura perché abbracciava le modifiche di rinnovamento, elaborate soprattutto dai presidenti Lotito della Lazio e Agnelli della Juventus sul futuro del calcio italiano, da oggi tutti i presidenti della Lega di Serie A dovrebbero sentirsi liberi di votare per la presidenza federale in assoluta autonomia, seguendo solo le proprie convinzioni e la propria coscienza", ha concluso Lugaresi.