No Tav, cariche e fumogeni al Terzo valico contro l'esproprio dei terreni

Il movimento No Tav Terzo valico ha lanciato nei giorni scorsi un appello attraverso la rete affinché si radunassero No Tav anche da altre regioni

Manifestazione No Tav in Val di Susa (Newpress)

Manifestazione No Tav in Val di Susa (Newpress)

Torino, 30 luglio 2014 - Giornata di protesta No Tav dall'alba nei territori coinvolti dalla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità del Terzo valico, tra Genova e Tortona. Un gruppo di manifestanti si è dato appuntamento a Serravalle e, con bandiere e striscioni, ha marciato fino a Libarna, dove era previsto il primo esproprio. Qui decine di manifestanti si sono fronteggiati con le forze dell'ordine, disponendosi schierati davanti agli agenti. Ci sono stati alcuni minuti di tensione, quando i poliziotti hanno spinto con gli scudi contro i manifestanti. Sono stati lanciati dei lacrimogeni. Alla fine è volato qualche spintone e la situazione non è degenerata ed è poi tornata tranquilla.

 Il gruppo di No Tav ha ripreso successivamente la marcia verso Arquata. A Moriassi di Serravalle lungo la strada nel bosco sono state create delle piccole barricate e sistemate nel terreno bandiere No Tav. Questa mattina erano previsti gli espropri di alcuni terreni di privati in funzione dell'allargamento del cantiere del Terzo valico. Il movimento No Tav Terzo valico ha lanciato nei giorni scorsi un appello attraverso la rete affinche si radunassero No Tav anche da altre regioni. Sabato scorso una delegazione del movimento era presente in Val di Susa durante la marcia No Tav al cantiere di Chiomonte.

Gli espropri del Terzo valico, scrivono i No Tav terzo valico sul loro organo di informazione online, sono "una grande patata bollente, considerata la determinazione dimostrata dai comitati nell'impedire che questo accada". "Per aggirare l'ostacolo -spiegano - hanno offerto ai proprietari fino a cinque volte il prezzo di mercato dei loro terreni e delle loro case per raggiungere un accordo bonario e, si badi bene, lo hanno fatto con soldi pubblici che dovrebbero essere utilizzati per scopi più nobili".