Mercoledì 24 Aprile 2024

"Stuprata e costretta a prostituirmi". Caltanissetta, fermati 5 nigeriani

La denuncia di una studentessa italiana porta al fermo di cinque stranieri: "Drogata e tenuta segregata per giorni"

Violenza

Violenza

Caltanissetta, 1 dicembre 2015 - Rapita, stuprata e fatta prostituire. La denuncia di una studentessa italiana è costata il fermo giudiziario a cinque nigeriani con regolare permesso di soggiorno: sono accusati di riduzione in schiavitù, sequestro di persona, violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

Secondo quanto ha raccontato la ventenne ai carabinieri di San Cataldo (Caltanissetta), la brutta avventura è cominciata il 22 novembre e durata cinque giorni. Quella domenica sera la ragazza si trovava a una festa con amici in un casolare di campagna. Dopo aver bevuto degli alcolici, la ragazza avrebbe perso i sensi per poi risvegliarsi la mattina nuda, in un letto di una casa fatiscente occupata da nigeriani.

Sempre stando al resoconto fatto in caserma, gli stranieri avrebbero derubato la vittima di tutti i suoi averi, compresi vestiti, documenti e cellulari, drogandola ripetutamente e costringendola a continui rapporti sessuali con loro. E nei giorni successivi sarebbe stata costretta a prostituirsi con stranieri dietro pagamento di somme, intascate poi dal nigeriano proprietario della casa. Alla giovane inoltre le sarebbero stati rasati i capelli.

La studentessa sarebbe riuscita a fuggire solo alcuni giorni dopo con addosso alcuni abiti da uomo trovati in casa. All'inizio della sua scomparsa i genitori non si erano preoccupati in modo particolare, dal momento che la giovane era solita non rincasare per dormire da amici. Con il passare dei giorni però avevano deciso di denunciarne la scomparsa.

La ragazza ha accompagnato i carabinieri nelle due abitazioni dove era stata tenuta segregata, nel centro storico di Caltanissetta. Le immediate perquisizioni domiciliari hanno permesso di trovare i cinque stranieri accusati dalla giovane, gli effetti personali della ragazza, droga e due coltelli a serramanico.

Gli esami medici sulla vittima hanno riscontrato valori altissimi relativi alla presenza di stupefacenti. Nell'udienza di convalida i nigeriani hanno negato le accuse, ma il Gip Marcello Testaquatra ha convalidato i cinque fermi e disposto la misura cautelare della detenzione in carcere. Si cercano i complici dei nigeriani, con perquisizioni in tutto il centro storico nisseno, anche con l'utilizzo di unità cinofile.