Mercoledì 24 Aprile 2024

Francia, a volte ritornano: Strauss Kahn il più amato. Front National, annullata sospensione di Jean-Marie Le Pen

Sembravano fuori dai giochi, e magari ci sparavano pure, ma DSK e Le Pen tornano alla ribalta. Il primo sembra essere il preferito dai francesi per l'Eliseo. L'altro si prende una rivincita sulla figlia, che lo aveva fatto cacciare dal partito, con una sentenza della magistratura

Jean-Marie Le Pen e Dominique Strauss Kahn (combo)

Jean-Marie Le Pen e Dominique Strauss Kahn (combo)

Parigi, 2 luglio 2015 - Due fenomeni della politica, due leoni mai veramente battuti, così scandali sessuali o tradimenti di famiglia non li hanno fermati, Dominique Strauss-Kahn e Jean-Marie Le Pen tornano alla ribalta. Il primo è sopravvissuto ad accuse scabrose e torbidi intercci, ma la sua popolarità sembra non averne risentito: Dominique Strauss-Kahn, complice la disaffezione popolare verso Francois Hollande, è in testa alle preferenze dei francesi in vista delle elezioni presidenziali nel 2017. In un sondaggio dell'Istituto Viavoice pubblicato da Liberation, l'ex direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi) guadagna a sorpresa il 37% dei consensi, secondo solo all'attuale premier Manuel Valls (47%), staccando di molto il presidente 'normale', fermo al 23%. 

"Siamo francamente sorpresi", ha ammesso il presidente della Viavoice, Francois Miquet-Marty. E se anche la considerazione è più contenuta tra i simpatizzanti di sinistra, con Valls al 67% e Hollande al 56%, Strauss-Kahn conquista comunque un 45%, risultato sorprendente a quattro anni dall'inizio della sua discesa agli inferi, con lo scandalo a New York per l'accusa di stupro di una cameriera del Sofitel, chiusa in sede civile, e il recente processo a Lille per sfruttamento della prostituzione, concluso con l'assoluzione. 

Al momento però, sembra lui stesso non avere nessuna voglia di ributtarsi in politica, o almeno è quello che professa, confermato dagli amici. "La politica è storia, si è girata pagina", ha affermato in un'intervista nel luglio 2013 alla tv Rossiya 24. E un suo amico del Partito socialista ha ribadito, "non credo né alla sua possibilità, né alla sua volontà, né alla sua voglia di tornare nell'arena". 

Il secondo, Jean Marie Le Pen, mai domo e abituato a dure battaglie politiche, torna nel suo Front National. La magistratura transalpina ha annullato la sospensione dell'ex leader e e fondartore dal partito, decisione presa dai vertici del partito e fortemente voluta dalla figlia Marine che ne è l'attuale leader. 

 "Il Front National - ha detto Frederic Joachim, il suo avvocato - dovrà reintegrare Le Pen in tutti i suoi diritti di membro del partito". Le Pen quindi "potrà da domani mattina riutilizzare il suo ufficio e tutti i mezzi a sua disposizione". 

 Le Pen, che oggi ha 86 anni, era stato sospeso da Fn a giugno per delle ennesime dichiarazioni di fuoco ad aprile su Shoah e immigrazione imbarazzanti per la figlia Marine, impegnata da quando ha assunto la guida del partito nel 2011 a ripulirne l'immagine razzista e antisemita. Mi sta davvero scocciando" era stata la reazione di Marine, che subito dopo annunciava delle misure disciplinari contro l'anziano padre padre culminate con la sua espulsione dalle fila del partito. Jean-Marie per tutta risposta aveva denunciato al tribunale l'estremo provvedimento ritenendo che violasse lo statuto del partito. La figlia Marine aveva replicato che "non aveva nulla da temere" dal verdetto. "Il tribunale rileverà che tutta la procedura è stata corretta e i diritti di Jean-Marie Le Pen sono stati pienamente rispettati", aveva detto in un intervento radiofonico".