La legge, la ragione e la pietas

Il commento

Viareggio, 26 maggio 2016 - Alla fine la ragione ha prevalso, perché la legge ha le sue procedure che spesso passano sopra l’animo turbato delle persone, ma è necessario anche un po’ di buonsenso per capire che non tutte le vicende sono uguali. Sopratutto i protagonisti di fatti di cui si occupa la magistratura non sono sempre malavitosi incalliti o soggetti pericolosi. La vicenda dell’uomo di Stiava, comune di Massarosa tra Viareggio e Lucca, che l’altra mattina si è scagliato contro la moglie gravemente ammalata di Alzheimer da anni, ci ha profondamente toccato. E’ stato il gesto disperato di un uomo disperato che ha avuto un rapporto bellissimo con la sua compagna di una vita con la quale ha cresciuto i figli. Roberto Poletti, 84 anni non è un criminale ma un uomo distrutto nel vedere inchiodata in un letto sua moglie che non riconosce più neanche i parenti. Ed è tanta la sua disperazione che poi ha cercato di farla finita anche lui, angosciato da una situazione in cui non vede via d’uscita. Eppure martedì, una volta dimesso dall’ospedale, per Roberto Poletti si sono aperte le porte del carcere.

Dolore si è aggiunto a dolore, per lui e per i suoi familiari. Tecnicamente deve rispondere di tentato omicidio e doveva sostenere l’udienza di convalida. Ma non è certo una persona pericolosa e quel suo gesto è stato probabilmente dettato dal troppo amore per una moglie ridotta così dalla malattia. Ci siamo anche indignati in redazione, ripensando ad episodi analoghi con protagonisti che circolano liberamente. Ieri mattina finalmente la bella notizia. Dopo l’interrogatorio di convalida per Poletti sono arrivati i domiciliari a casa di uno dei figli. Si sentirà sicuramente meglio il pensionato di Stiava anche se il dramma personale suo e dei suoi familiari rimane. Sperando che la giustizia sia fatta di più ragionevolezza che di mero tecnicismo giuridico, capace spesso di spazzare via tutti i sentimenti.