Rugby, nuove strategie per la femminile del Cus Pisa

L'idea di coach Moroni è insistere sulla difesa per poi passare all'attacco e guadagnare la meta

Il coach delle Linci, Luca Moroni

Il coach delle Linci, Luca Moroni

PISA, 15 dicembre 2017 - Le sue Linci dovranno insistere sulle retrovie e macinare gioco per guardare alla meta. Coach Moroni per la sfida contro il Montevirginio, in programma domenica 17 dicembre nella campagna romana, ha le idee chiare: le cussine dovranno lavorare sulla difesa per poi passare all’attacco. L’allenatore delle rugbiste del Cus Pisa è consapevole di affrontare una delle sfide più complesse di questo campionato di serie A, ma non ha intenzione di mollare: non lo ha mai fatto.

Moroni, come pensa di affrontare la trasferta di questo fine settimana?“Cerchiamo di lavorare sulla difesa per mettere ancora più pressione all’avversario e recuperare quei palloni che servono all’attacco. Sappiamo che a Montevirginio ci troveremo davanti la capolista del girone, ma questa sfida non ci spaventa. Anzi, è uno stimolo a giocare bene”.L’ultimo match, contro il Frascati, vi ha visto perdere di misura. Cosa è successo?“Abbiamo affrontato una squadra molto forte su tutti i punti di vista. Le difficoltà sono state nelle fasi di conquista e nel gioco largo, il pacchetto di mischia invece ha risposto bene. Purtroppo abbiamo regalato il primo tempo alle avversarie, e nonostante nel secondo le Linci abbiano dato il meglio in difesa e in attacco ormai la partita era segnata”.Questa stagione è partita un po’ lenta per le cussine. Cosa manca alla squadra?“Dopo questo giro di boa (è iniziata la fase dei match di ritorno, ndr), dall’analisi che abbiamo fatto, notiamo che manca un po’ di concretezza e sicurezza. Regaliamo il primo tempo all’avversario, mostrandoci remissivi, ma poi la ripresa si risolve proponendo soluzioni positive. È soltanto una questione di maggiore esperienza in campo”.Come pensa di aggiustare il tiro?“Lavoreremo ancora sulle base individuali tecniche per dare maggiori sicurezze alle singole giocatrici e proporre soluzioni migliori. In questo campionato affrontiamo compagini più organizzate e quindi dobbiamo darci obiettivi piccoli e facilmente raggiungibili. La migliore preparazione atletica è uno di questi”.

Michele Bulzomì