Fiorentina, si aspetta il lieto fine tra Antognoni e Della Valle

Si avvicina il momento del "caffè della pace" tra il presidente viola e la bandiera amata da un'intera città

Antognoni in curva Fiesole. Il Capitano fu invitato dal 7Bello

Antognoni in curva Fiesole. Il Capitano fu invitato dal 7Bello

Firenze, 23 agosto 2016 - Antognoni-ADV: il contatto (telefonico) doveva essere ieri, ma il patron viola era in viaggio per rientrare in Italia dopo un giro di lavoro (e anche un po’ di vacanze) tra gli Stati Uniti e la Grecia. Oggi o al più tardi domani le due parti avranno un contatto per poi stringersi la mano davanti a un caffè (della pace) e mettere una pietra sopra alle incomprensioni che in questi anni hanno reso praticamente impossibili i rapporti tra le due parti. Chi ha sbagliato? Non è la domanda giusta. O meglio, non è quella che interessa a una città intera che vorrebbe vedere la propria squadra e il proprio simbolo andare d’accordo, percorsi lavorativi comuni o meno. Non è quello che importa.

In fondo Antonio ha trovato a Coverciano la sua casa, non fosse altro per quello che ha dato anche alla maglia azzurra, anche se il rammarico più grande è non aver contribuito alla rinascita della sua squadra. In quel momento troppo fresche erano le ferite di un dramma sportivo mai fino in fondo digerito. Inutile rivangare il passato. E poi la Fiorentina dei Della Valle fece altre – legittime – scelte, giuste o sbagliate.

Niente vieta che le due parti possano andare d’accordo. E’ anche ovvio che Antognoni ci sia rimasto male per non essere mai stato coinvolto, quasi dimenticato (forse volutamente), ma come detto prima ognuno è libero di fare le proprie scelte quando è al timone della società.

Tornando al ‘contatto’ è probabile che i due attori protagonisti si incontrino in ‘campo neutro’, lontano da occhi (e orecchie) indiscreti per dirsi senza filtri le proprie ragioni. Il telefono servirà solo per fissare ora e luogo. Venerdì potrebbe essere il giorno giusto, considerato che Andrea Della Valle difficilmente sarà a Firenze prima. Chiarimento anche per fare in modo che il compleanno della Fiorentina sia l’occasione giusta per celebrare la tregua che porti a rapporti cordiali tra il simbolo viola e la proprietà. Firenze aspetta solo la fine. Possibilmente lieta.