Firenze, 29 settembre 2013 - Un'Italia che non vince ma che lotta. L'Italia dei bravi ragazzi. L'Italia di Pippo Pozzato ad esempio, una vera star su Twitter, un simpatico che in corsa diventa terribilmente serio. "L'idea era quella di rendere dura la corsa, si faceva piu' fatica a stare indietro. Mi hanno detto che Nibali e'
arrivato quarto: abbiamo parlato nell'ultimo giro, mi ha detto che avrebbe attaccato in cima, io mi sono staccato. Su via Salviati sono arrivato a pochi secondi da Sagan e Cancellara", dice Pozzato. 

"Ringrazio il pubblico, che e' stato fantastico. L'Italia avrebbe meritato il Mondiale solo per l'apporto dei tifosi, che sono rimasti per parecchie ore sotto l'acqua", ha aggiunto il veneto.

"Penso che abbiamo gareggiato bene - aggiunge Giovanni Visconti -: abbiamo fatto la gara dura come volevamo, ho fatto questa azione per favorire i compagni dietro, in modo che non tirassero. Nibali meritava almeno una medaglia. Quest'anno penso si possa parlare di una bella Italia".

"Ho fatto la selezione sulla salita di Fiesole, avrei preferito restare con Nibali, in modo che si avvantaggiasse di piu'. Ha trovato avversari con grandi gambe ed e' stato sfortunato per la caduta. Sette ore sotto l'acqua sono difficili a piedi, figuriamoci sulla bici. E' caduto Vincenzo, e' caduto Paolini e sono caduto io. E' andata cosi'", ha detto invece Michele Scarponi

"Ho fatto la selezione sulla salita di Fiesole, avrei preferito restare con Nibali, in modo che si avvantaggiasse di piu'. Ha trovato avversari con grandi gambe ed e' stato sfortunato per la caduta. Sette ore sotto l'acqua sono difficili a piedi, figuriamoci sulla bici. E' caduto Vincenzo, e' caduto Paolini e sono caduto io. E' andata cosi'". Lo ha detto Michele Scarponi, dopo l'arrivo della gara Elite ai Mondiali di Firenze, dove ha trionfato il portoghese Rui Costa.